MOLLATO O NO? - E invece Higuain non segna da 6 partite, troppe per un attaccante così costoso e fondamentale. E così tutto potrebbe ribaltarsi ancora. Il Milan, infatti, potrebbe decidere di mollare il Pipita, di non pagare i 36 milioni di euro necessari per il riscatto del suo cartellino - dopo i 18 di prestito già versati -, risparmiando un bel gruzzoletto. Idea che sta balenando nella testa di Elliott e del suo nuovo amministratore delegato Gazidis, che vogliono un progetto vincente anche dal punto di vista economico e che devono già fare i conti con la sentenza della Uefa, con una multa da 12 milioni di euro e con un piano di risanamento dei bilanci. Pesa quindi la possibile spesa superiore a 30 milioni di euro per il riscatto, ma pesa soprattutto quell'ingaggio da 9 milioni di euro netti all'anno, 18 lordi. A mediare tra queste due parti c'è, come nella trattativa estiva, Leonardo, che da vero protagonista del mercato rossonero ha portato Higuain al Milan in prestito con diritto di riscatto (operazione necessaria per non incorrere in pesanti sanzioni), e ha soprattutto rassicurato sia il giocatore che Paratici sul riscatto automatico in caso di qualificazione in Champions League.
BILANCIO E ROMA - Riscattare Higuain, al netto delle entrate, per il Milan vorrebbe dire inserire un costo annuale di 37 milioni di euro nei prossimi due bilanci e di fatto vedere il proprio mercato molto molto limitato. Ecco perchè si ragiona anche su una possibile riapertura della trattativa con la Juve o su una cessione a terzi: qui resta vivo il sempreverde Chelsea, con Alvaro Morata come possibile sostituto, ma anche la Roma. Come riportato da Repubblica, infatti, i giallorossi potrebbero pensarci, anche se per il Milan vorrebbe dire rinforzare una diretta concorrente. Se qualche club però si accollasse subito il riscatto, allora l’addio di Higuain sarebbe possibile già a gennaio, e non è detto che vengano escluse a priori delle pretendenti...
