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"Il mister ha detto che siamo una squadra senza tanta esperienza, capisco cosa vuole dire, siamo tanto giovani d'età. Anche io sono giovane, però ho giocato circa 250 partite da professionista. Noi cresciamo giocando, queste partite sono importanti per noi, abbiamo vinto ed è la cosa più importante. Dobbiamo migliorare tanto, ma abbiamo vinto". Giovani sì, ma non troppo. Il messaggio di Matthijs de Ligt è chiaro, arriva nel post partita della vittoria contro l'Udinese e dà seguito a un concetto più volte espresso da Max Allegri con un po' rivisitazione. Nella serata in cui Dybala guarda storto la dirigenza, De Ligt parla da capitano senza fascia, dando seguito alle prestazioni.

MESSAGGIO E FUTURO - L'olandese comanda la truppa di quei giovani, li guida in campo da tempo e li sostiene anche fuori: "L'unica cosa a cui dobbiamo pensare è crescere come squadra. Lo stiamo facendo lentamente, nelle ultime otto partite abbiamo ottenuto sei vittorie e due pareggi, questo è buono. Dobbiamo però migliorare tutti, piano piano arriveremo". E anche su Cristiano Ronaldo ha le idee chiare: "Cristiano è uno che in area fa sempre gol. Questo a noi è mancato a inizio stagione, penso che stiamo trovando nuovi giocatori che possono fare gol, come McKennie che ha segnato per due partite di fila o Dybala. Non abbiamo un bomber come Ronaldo che segna trenta gol, tutti i nostri giocatori devono trovare le opportunità per farlo". Così come sul caso Dybala: "Paulo è sempre tranquillo, è entrato contro l'Inter in una gara difficile e molto fisica, contro l'Udinese ha disputato una grande partita. Per noi è importante". Sa sempre cosa dire, lo sa fare nel modo giusto. Tocca le corde giuste e non si scompone, anzi, esalta tutti. In campo è diventato il fulcro della difesa, fuori sa guidare la Juve. Non una novità per chi a 19 anni già era capitano dell'Ajax, ora l'unico obiettivo bianconero è tenerlo stretto a Torino.