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Pur di vendere, e quindi di incassare un (bel) po’ di soldi e risparmiare sugli ingaggi, la Juve non guarda in faccia a nessuno. O quasi (si ferma davanti a Ronaldo, semmai). La storia di questa estate convulsa racconta una realtà nuova: i bianconeri stanno affannosamente cercando di far quadrare i conti liberandosi di giocatori importanti, a prescindere dalla loro funzionalità, dalla loro efficacia, anche dalle idee di Sarri. Ripercorriamo rapidamente cosa ha combinato la Juve dopo avere concluso tre acquisti comunque straordinari (De Ligt, Ramsey, Rabiot).

In attacco ha deciso di vendere Higuain e Mandzukic, innanzitutto: niente da fare. Allora ha pensato di cedere Dybala: è andata male pure con lui, non si è arrivati all’accordo né con lo United né con il Tottenham. Che vadano via due centravanti o un fantasista, per la Juve non cambia molto. E nel caso in cui si affacciasse una possibilità per far partire Bernardeschi, è difficile pensare a un rifiuto. Così come a centrocampo: dal progetto iniziale, l'addio di Khedira, si è passati al piano B, via Matuidi, e anche al C, troviamo una squadra a Emre Can. Ma se qualcuno si presenta con i soldi per Pjanic, sono pronti a mandare altrove pure lui.

Nel nome dei conti economici, non si è esitato a disintegrare il settore dei terzini: via Spinazzola per Pellegrini, che poi è stato mandato a Cagliari; scambio Cancelo-Danilo con plusvalenza a bilancio (ovvio) e squadra indebolita (pazienza).

L’importante, alla fine, è che i conti tornino. Già, ma torneranno?

@steagresti