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Come fa notare la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, c'è del corso e ricorso storico nel debutto stagionale della Juventus in Champions League. Esattamente come sette anni fa, inizio di quella 2014-2015 che fu la primissima stagione di Max Allegri sulla panchina bianconera, la Juve ha cominciato il cammino europeo battendo il ​Malmö. Allora fu in casa e finì 2-0, ieri è stata una trasferta vinta 3-0.

Ma c'è un altro grande trait d'union oltre alla coincidenza della squadra svedese, dell'allenatore juventino e del successo alla prima gara: la coppia d'attacco. O meglio, la sua nazionalità. Nel 2014 la Juve si sbarazzò del Malmö grazie a una doppietta dell'argentino Tevez, accanto al quale agiva lo spagnolo Llorente. Oggi gli alfieri si chiamano Dybala e Morata. Spagna e Argentina insieme a trascinare l'attacco juventino.

Anche in quella stagione, peraltro, c'era Alvaro Morata. Che in quel match col Malmö entrò in campo a pochi minuti dalla fine, ma sarebbe stato decisivo nei turni che contavano di più, quelli della primavera successiva. Già, allora la Juve imparò a "mangiare al ristorante da 100 euro" e sarebbe stata sconfitta solo in finale dal Barcellona.

E oggi non c'è più Tevez bensì il connazionale Dybala: Allegri si affida ancora a un argentino e a uno spagnolo per portare avanti in Champions la sua Juve... fino alla fine!