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Spadafora è stato chiaro: vuole che Juve-Inter sia trasmessa in chiaro. E allora la Rai si è fatta sotto, proponendo la diretta su Rai1. Di tutta risposta, Mediaset ha parlato di Canale 5. E Sky, che detiene i diritti e che avrebbe più voce in capitolo di tutti, ha fatto presente di possedere un canale in chiaro. E che sì, Juve-Inter su TV8 non è certo un problema. 

LA SITUAZIONE - Intanto, la partita si gioca. E si gioca a porte chiuse. Ma com'è partita tutta questa storia? Da una richiesta di Forza Italia di due giorni fa, raccolta ieri da Italia Viva. Nel tardo pomeriggio, Spadafora ha chiesto - con una lettera ufficiale - a Gravina e Dal Pino quali fossero le opzioni per un'eventuale trasmissione in chiaro della super sfida di domani sera. Gravina si era già espresso a favore, ma aveva spiegato che l'ultima parola sarebbe spettata alla Lega; anche Sky aveva provato, ma senza riuscirci. Ma la Lega di A si è mostrata contraria alla proposta del ministro: una lunga riunione con i suoi legali e la Lega maggiore ha risposto che non è possibile aderire alla richiesta di Spadafora. "Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire".

IL LITIGIO - Sky, Rai, anche La7 avevano messo le mani sulla partita. Ma l'ha fatto soprattutto Mediaset, disposta a dare la partita di Torino su Canale5. In una lettera del 25 febbraio, gli stessi dirigenti dell'azienda di Cologno Monzese avevano minacciato la Lega di "non compiere scelte che possano rivelarsi discriminatorie o provocare danno alla scrivente", di fatto anticipando l'intenzione di fare causa qualora la Lega avesse deciso di favorire il servizio pubblico. Ci vorrebbe un decreto del ministro per chiudere la questione: non ci sono i tempi, figuriamoci le volontà.