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Forse non è proprio un caso che la prima apparizione di Cristiano Ronaldo sarà proprio a Villar Perosa (leggi QUI), e forse non è neanche un caso che sia stato un Agnelli in persona – ancora una volta – a portare a casa il giocatore più forte al mondo. Non c’è che dire: applausi al presidente, ad Andrea. A tutti coloro che hanno permesso questo colpo spaziale. E qualche occhiolino o sincera pacca sulla spalla, se potesse, la darebbe anche l’Avvocato dall’alto.
 
COME SIVORI E PLATINI – Il primo fu Omar Sivori. Che Umberto Agnelli disse d’aver aspettato per ben due anni. Era il 1957, e il rampollo della casata bianconera aveva appena 22 anni: ma erano altri tempi. Come lo erano quelli di Platini, preso però da Gianni Agnelli, dall’Avvocato. Sapete come lo definì? “Un vizio”, e a raccontarlo è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Gianni ebbe Le Roi come simbolo della sua presidenza, proprio come Andrea sarà ricordato per sempre per la CR7 mania che si è scatenata. Non c’è nulla da fare: a proposito di ‘vizi’, quello di portare a casa il giocatore più importante è uno di famiglia. Pardon: della Famiglia.