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Il vero colpo di mercato, la Juve lo ha già messo a segno. Ed è Max Allegri. Almeno, al 1° di luglio la situazione sembra essere proprio questa. Anche se può piacere poco a chi sperava di vivere un'estate con la Juve assoluta protagonista sul mercato. D'altronde c'è un cambio di strategia in atto ed è piuttosto chiaro, almeno per il momento. “Potremmo anche non fare niente sul mercato, la rosa è competitiva e lo pensa anche l'allenatore. Cogliendo alcune opportunità si può migliorare qualcosa, ma non è detto che questo succederà. Serve rispettare il piano di rafforzamento progressivo negli anni e vogliamo aspettare gli investimenti fatti soprattutto nell'ultimo biennio. Abbiamo ampi margini di crescita già col patrimonio tecnico a nostra disposizione, non sarà un mercato che ci vedrà particolarmente attivi, ma ci faremo trovare pronti in caso di opportunità”, così Federico Cherubini in conferenza stampa ha fotografato il momento. Mercato bloccato quindi o quantomeno prudente, anche se da tempo si insegue indipendentemente da tutto Manuel Locatelli e una punta chiamata a completare il reparto. A questa conclusione si può arrivare attraverso due ragionamenti. Il primo è quello delle necessità figlie del momento economico: prima di comprare bisogna vendere, non svendere. E chi vuole o deve partire, lo potrà fare solo nel caso in cui arrivasse un'offerta ritenuta giusta, con la Juve che ritiene terminata l'era delle buonuscite o dei pagamenti di parte dello stipendio per agevolare prestiti, Cristiano Ronaldo fa ovviamente storia a sé. Piuttosto che ritrovarsi con degli esuberi da piazzare a ogni costo, la decisione è quella di rilanciare anche giocatori reduci da stagioni non esaltanti. Il secondo percorso che porta alla conclusione di un mercato prudente è quello della convinzione nel lavoro svolto anche in questi anni.

IL COLPO – Se poi si sottolinea il terzo cambio di allenatore in tre anni, che poi ha riportato la Juve al punto di partenza con Allegri, significa anche che la valutazione della rosa da parte della società porta davvero alla convinzione di avere un organico sufficiente per puntare al raggiungimento dei propri obiettivi. Provando a farla facile: se la squadra non fosse ritenuta all'altezza, sarebbe anche potuto restare Andrea Pirlo cercando di migliorarla. Invece è stato cercato, scelto e preso l'allenatore che secondo la Juve potrà far rendere al massimo l'attuale rosa, il cui potenziale è stato dichiaratamente ritenuto ancora inespresso almeno in parte. Poi dipende da Ronaldo, poi il mercato è appena iniziato e magari si sbloccano le cessioni, poi quello che vale il 1° luglio magari non vale il 31 agosto. Ma ad oggi la Juve è questa e ad oggi la linea è quella di rimandare scossoni in organico almeno alla prossima estate. Locatelli a parte, il grande colpo è quindi quello già messo a segno, è Allegri. Sarà lui a dover trasformare la Juve, a riportarla dal quarto posto allo scudetto.