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Come si dice in questi casi: buona la prima. Andrea Pirlo ha fatto il suo esordio da allenatore come meglio non si poteva: 3-0 secco alla Samp e i gol di scarto potevano essere anche di più, già dal primo tempo quando Ronaldo ha sprecato un paio di ottime palle gol, una davvero clamorosa. Alla fine CR7 ci ha messo comunque lo zampino anche se il risultato era ormai acquisito. Buona la prima, non solo per i tre punti. Ma per tutto quello che c'è stato dentro. Perché la mano del nuovo tecnico bianconero già si vede. L'impostazione con la retroguardia a tre, la fase difensiva con la difesa a quattro. Cose già viste con il Novara e ripetute (bene) con la Samp. Certo, questa Samp non vale la metà destra della classifica ma l'inizio della Juve è stato senza dubbio incoraggiante. In barba agli scettici.

LA SERATA - Pirlo è entrato sul terreno di gioco dell'Allianz Stadium subito dopo la squadra, durante il riscaldamento. Cosa che Sarri, per dire, non aveva mai fatto. Cappotto della società per coprire l'abito su misura con cui si è vestito per seguire la partita (altra differenza, certo di poco conto, rispetto al predecessore) e immediato colloquio con Andrea Agnelli. Sorrisi, aria distesa, con Fabio Paratici e Pavel Nedved a pochi metri di distanza. Poi è arrivato pure Fabio Quagliarella, con cui Pirlo ha condiviso le sue prime due stagioni in bianconero, per un veloce conciliabolo. Anche la partita è stata seguita da Pirlo con la stessa serenità con cui le partite le giocava. Poche indicazioni, molto confronto con il suo staff, specialmente con Roberto Baronio, uno dei suoi collaboratori più stretti che avrebbe dovuto essere il suo vice con l'Under 23. L'arrivo di Igor Tudor l'ha fatto scalare nelle gerarchie ma ovviamente non nell'importanza. Spesso Baronio si è alzato dalla panchina dello staff per andare a parlare con il tecnico bianconero e alla fine sono arrivati risultato e prestazione.

I MESSAGGI - Il primo messaggio del Pirlo allenatore è arrivato a un'ora dal calcio d'inizio, con l'ufficializzazione delle formazioni. Niente De Sciglio, dentro Frabotta. In molti ci hanno visto un pizzicotto alla società, spinti anche dall'onda emotiva nata dall'esclusione di Pellegrini (destinato a finire in prestito al Genoa) dalla lista dei convocati. De Sciglio è poi entrato nella ripresa e Pirlo in conferenza ha spiegato così la sua scelta: ​"Metto in campo che per me sono i più adatti nelle partite che devo giocare, in questa circostanza lui (Frabotta ndr) lo è stato, non ho avuto dubbi di schierarlo, se c'è da mettere dentro un ragazzo che merita non c'è nessun problema". Non l'unico messaggio lanciato dal nuovo tecnico bianconero che è tornato anche sulla questione attaccante: "Vedremo, ancora non ce l'abbiamo. In testa ho un modo di vedere il calcio con un centravanti. Lo proveremo nel corso della stagione, se non dovesse arrivare abbiamo altre soluzioni. L'importante è riempire tutte le zone d'attacco per poterci posizionare bene". Insomma, testa solo al campo. Quello che riserverà il mercato si vedrà. Messaggi di forza, di chi crede fortemente nelle proprie idee. Non è poco, considerato che era solo la prima. Chi ben comincia è a metà dell'opera, si dice anche così.

@lorebetto