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Ma perché tanti discorsi, dichiarazioni, opinioni sul calcio che deve riprendere, no che si deve fermare, sull’indotto economico della serie A, sulla svalutazione dei giocatori, su quelli che sono partiti e non sono tornati? Il campionato s’è forse fermato? Sì, ma non del tutto. 

C’è un campionato che non ha mai conosciuto soste. Va avanti, indefesso, e nulla lo ferma. Nemmeno il Covid 19. E’ il campionato dell’antijuventinismo di cui si gioca almeno una partita alla settimana. Serve a tener viva l’attenzione sulla propria squadra, a mascherare fallimenti, a tenere a galla carriere in apnea.
Tralasciamo il solito Pistocchi dal “Twitter facile” il quale della stagione 1999-2000 non rinvanga mica la partita della palude di Perugia fortissimamente voluta dal laziale Collina, che consegnò (la partita) lo scudetto alla Lazio. No! Ricorda un goal annullato a Fabio Cannavaro in Juventus-Parma, quale massimo scandalo! Ve lo immaginate se non fosse intervenuto Collina a ripristinare la giustizia? Appunto: “Cosa tocca fare per campare”. 

L’Inter delusa. La partita del riscatto, quella che gli juventini impauriti non volevano giocare. Però il derby d’Italia coi nerazzurri agguerriti e pronti a tutto, non andò per loro  benissimo, né sul piano del gioco, né su quello del risultato, con tristi, tristissime conseguenze in classifica. Eppure tutta la stagione era stata “trionfale” (Champions a parte, ma non importa…), all’insegna di una squadra finalmente capace di vincere, con un condottiero in panchina e uno dietro la scrivania. E invece, già a tre quarti del girone di ritorno, “svanì per sempre il sogno suo” (dell’Inter). Pe fa’ la vita meno amara, dopo l’ennesimo anno di magra, il Presidente buono ovvero Moratti, ha deciso d’intervenire, guardando ancora una volta al passato. E, d’altra parte che dovrebbe fare? Ad Agnelli, che rifiutava di vincere uno scudetto non sul campo ma a tavolino perché “la Juve non è l’Inter”, in un sussulto d’orgoglio marziale, ha risposto: “Quella della Juve era una truffa (l’Inter da terza arrivò prima a tavolino con Guido Rossi Commissario F.I.G.C.: la Gazzetta intitolò. “Al potere un vero tifoso interista”…. ndr), questo è un virus”. E comunque poi cita il triplete, la vittoria col Barcellona  e la Coppa e quindi “lo scudetto ora non è una priorità”. Non è così che ci si lecca le ferite?

Per mandare avanti il campionato antijuventino si risveglia, dopo due anni, l’ex Procuratore della FIGC Pecoraro. Dice che nei file audio della famosa Inter-Juve (2 a 3) manca quello tra “il VAR e Orsato che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic. C’erano i colloqui di tutto tranne che di quello”. Il magistrato Pecoraro, tifosissimo del Napoli, ipotizza dunque, che in quel file ci fosse la segnalazione di espellere Pjanic e poi si chiede come mai sia sparita proprio la prova! Già: non lo sa il magistrato Pecoraro (tifosissimo del Napoli) che il protocollo VAR (pag.5) non prevede la comunicazione per le seconde ammonizioni (“il VAR può intervenire, tra l’altro, per cartellini rossi NON per seconde ammonizioni”)? Non lo sa o ci fa? Ma no, quando c’è la Juve tutto fa brodo. Per i delusi e per i secondi.

E, infatti, nel Campionato antijuventino non poteva mancare Lotito, il quale pretende di avere già lo scudetto in tasca, dato che quest’anno “ha già battuto la Juve due volte”. Al massimo possiamo concedere - dice - una “partita secca”, magari da fare a Roma (però  il ritorno previsto a Torino, è da giocare…). Dice Roma, sia ben inteso, per il bene del calcio, del calcio italiano, non della Lazio.