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Sicuro, determinato, consapevole. Vuole diventare un campione, vuole farlo il prima possibile e ha la testa giusta per farlo, la mentalità da Juve. Lo ha mostrato in questo anno di apprendistato in Serie A, lo ha fatto vedere nelle interviste e anche in questo primo periodo alla Juve. Ed è chiaro a tutti. Ibrahimovic lo ha notato e per lui ha attaccato anche il Ct della Svezia, Cristiano Ronaldo anche e si è detto felice di poter costruire con lui i gol bianconeri. Il primo passo è già stato fatto, così come il primo gol combinato, pur in amichevole, pur contro il Novara. Ma il segnale è quello giusto, il più incoraggiante. 

Il numero 9, in attesa del mercato, è lui. Jolly di Pirlo con tante qualità e già molto apprezzato da chi ha segnato la storia recente del calcio. Kulusevski nell'ultimo anno ha realizzato 10 gol e fornito 9 assist e ha intenzione di ripetersi, di migliorarsi. Sa giocare ovunque e alla Juve vuole imporsi, insieme a Dybala, giocatore da lui adorato, e Cristiano. Quel CR7 che ne ha colto il potenziale, lo ha caricato ed esaltato in pubblico e che è andato a dargli il benvenuto alla firma del contratto in gennaio insieme con Bonucci, Buffon e Chiellini. Come scrive il Corriere dello Sport, Kulusevski sa farsi ascoltare da quelli che si fanno ascoltare: "Forse per l’aria dolce e scanzonata da ragazzone di provincia avvolta intorno a una vergine di Norimberga. Alla Juventus gli hanno indicato che in certe situazioni sarebbe meglio tenere un profilo più basso. Kulusevski di solito accetta i consigli e per applicarli ci mette un po’, come quando il suo primo allenatore gli suggeriva di dribblare meno e difendere e lui niente di tutto ciò finché il tecnico non si mise a urlare". Nessuna timidezza, tanta voglia di emergere e imporsi, di trionfare. E per questo ha scelto la Juve.