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Intervistato dagli olandesi del Telegraaf, il centrocampista di proprietà della Juve Mohamed Ihattaren ha parlato della sua esperienza in Italia e della scelta di tornare in Olanda, dove a breve andrà in prestito all'Utrecht

Ecco le sue dichiarazioni: "La Sampdoria? Sono partito a causa delle circostanze che si sono create lì. A diciannove anni stavo seduto in una stanza d'albergo, da solo, abbandonato a me stesso. Non ce la facevo più, tutti i tipi di accordi non venivano rispettati. Come se non esistessi. Non è stato organizzato nulla, conto in banca o assicurazione. Così ho scelto per me stesso, non c'era più fiducia. Non ho ricevuto uno stipendio, non ho giocato, non c'erano prospettive e ho chiamato Raiola [...]. L'allenatore (D'Aversa, ndr.) non sapeva neanche che fossi mancino".

E sulle sue condizioni fisiche: "Ho fatto una risonanza magnetica al ginocchio tre volte, di cui una a un'ora e mezza da Genova. Non so perché. Ogni volta non c'erano danni, stavo bene e volevo allenarmi, ma sembrava che non mi capissero o non volessero farlo. Mi sembrava di essere in vacanza, nel gruppo c'era irritazione per questa mancanza di lucidità e ho anche litigato con Candreva, sebbene rispetti molto la sua carriera. D'Aversa? Dopo che avevo deciso di tornare in Olanda, mi ha chiamato per dirmi che sarei stato titolare la partita dopo. Non avevano mantenuto nessuna promessa a Genova e non gli ho creduto. Avevo perso ogni tipo di fiducia".