commenta

Anche gli extraterrestri, a una certa età, hanno la necessità di tirare un poco il fiato. C’è chi, come Ibra, sfrutta la pausa per divertirsi e guadagnare sul palco dell’Ariston. C’è chi, come CR7, viene fatto accomodare in panchina in panchina, è così ha modo di vedere e di riflettere su quella che sarà la Juventus del futuro prossimo. È esattamente ciò che è accaduto a Torino: bella gara che i bianconeri hanno vinto contro la Lazio senza il loro "terminale" di riferimento per ciò che riguarda la questione del gol. La Juventus ridisegnata da Andrea Pirlo non se l’è cavata soltanto bene ma benissimo, giocando venti minuti da squadra autenticamente corsara e mettendo in mostra soprattutto quelle qualità caratteriali che sembravano un poco il suo tallone d’Achille.

La risultante di questa performance autorevole, che dovrebbe consentire di intravedere un cielo sereno all’orizzonte dell’incontro con il Porto (dove la rimonta appare ora più credibile) può essere sintetizzata dalla prova maiuscola di Morata come bomber, dall’intelligenza tattica di un Arthur inspirato e ispirante, e soprattutto da quello che per grinta, impegno e capacità di essere un trascinatore per l’intero gruppo ha fatto vedere di essere il futuro capitano, per il momento in pectore, della Juve che verrà: Federico Chiesa. Una risposta, definitiva, a tutti coloro che avevano messo in dubbio il valore di questo ragazzo ormai maturato a dovere.

Ora, fin dalla prossima, Ronaldo tornerà sicuramente in campo per portare a termine quella missione che fin dai primi giorni del suo arrivo in bianconero gli è stata accreditata ovvero la possibilità di poter far tornare a Torino la Champions e magari anche quella di non mollare sino alla fine lo scudetto nelle mani dell’Inter. La seconda impresa appare molto complicata, la prima invece ci potrebbe anche stare con tutti gli scongiuri del caso.

A quel punto Cristiano Ronaldo potrebbe fare un passo indietro e annunciare che andrà a divertirsi e a guadagnare in qualche Paese calcisticamente meno impegnativo e anche più divertente proprio come il Festival. Lo potrebbe fare senza rimpianti. Ieri ha visto, dalla panchina, quella che sarà la Juventus senza di lui. La lascerebbe in buone mani. Anzi, piedi.