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Le lacrime, gli approcci, gli amori sempre sottobanco e mai sbocciati davvero. Mauro Icardi e la Juve hanno una storia, fatta di promesse mancate e di occhiolini reciproci. Ma allo stesso tempo anche di fedeltà, enorme e mai venuta meno ai bagordi del mercato. Sette mesi fa, il nove nerazzurro piangeva in panchina dopo il gol-scudetto di Higuain, sette mesi dopo si ritrova a sfidare la Signora con una briciola di speranza verso la lotta scudetto. Ancora una volta le strade s'incrociano. Come l'hanno fatto a lungo pure sul mercato.

ANCHE IN ESTATE - Con Higuain in partenza, quest'estate Mauro Icardi ha stuzzicato la fantasia più assetata di gol della dirigenza bianconera. Lo switch albiceleste sembrava addirittura pronto, maturo: i problemi sul contratto avevano attirato come il più buono dei profumi, e Paratici - che di Icardi è probabilmente il promotore del fan club - aveva fiutato l'occasione e piantato qui e lì un paio di colloqui con Wanda Nara. Che ha confermato, tempo dopo, la bontà degli attacchi juventini. Non se n'è fatto nulla: Icardi ha rinnovato, la Juve s'è fatta travolgere dal ciclone Ronaldo. Ma c'è tempo. E soprattutto c'è voglia. Perché, distanza a parte, l'amore tra Juve e Icardi è sempre rimasto poco sotto la superficie.