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"Avevamo due modi per motivare l'ambiente: uno era prendere Ronaldo, l'altro acquistare Mauro Icardi e scatenare un casino incredibile". Lo ha confessato Fabio Paratici, ds bianconero, a La Gazzetta dello Sport senza nascondersi (e confermando quanto scritto qui, su ilBianconero.com per tutta l'estate). Perché Maurito è stato nei pensieri della Juventus durante la scorsa estate, un'operazione mai risultata semplice o in discesa, su cui l'Inter è sempre stata molto chiara: intoccabile, punto e basta. Eppure, la dirigenza della Juve aveva studiato diverse strade per tentare l'argentino e soprattutto i vertici di Suning con un'offerta davvero elevatissima. Non a caso Paratici conferma della riunione operativa alla presenza del presidente Agnelli per studiare le strategie d'azione anche sul nome di Icardi.

RETROSCENA CLAUSOLA - E proprio il ruolo di Andrea Agnelli è stato determinante per procedere sul fronte Ronaldo. Ma il presidente ha sempre avuto personalmente l'idea di provare a strappare Icardi all'Inter; prima che Mendes aprisse le porte all'operazione CR7, Agnelli ha dato carta bianca a Paratici per provarci davvero con Maurito. A giugno dello scorso anno si raccontò di una proposta con Gonzalo Higuain nell'operazione, mai davvero considerata dall'Inter. Per i nerazzurri non c'è mai stata la volontà di sedersi a un tavolo per uno scambio che comprendesse il Pipita anche per una questione di età, di ingaggi e di valutazioni decisamente discordanti. Da qui il rilancio firmato proprio Andrea Agnelli: nonostante sapesse bene che la clausola rescissoria di Icardi fosse valida solo per club stranieri, la Juve sarebbe stata pronta a presentarsi a inizio luglio con 110 milioni di euro. Ovvero, pareggiare la clausola stessa provando a tentare così l'Inter. LA POSIZIONE DELL'INTER - Una proposta che non è mai arrivata perché la data di inizio luglio non era casuale: formalmente la clausola di Icardi è in piedi soltanto dal primo al quindici del mese di luglio, la Juventus avrebbe rispettato queste tempistiche pur non potendo formalmente esercitare la clausola, ma provando a far vacillare l'Inter offrendo praticamente lo stesso importo. Nulla di fatto perché nel frattempo, dalla seconda settimana di giugno, è nato l'affare Cristiano Ronaldo che ha spostato tutte le attenzioni sin dal primo giorno della proposta di Mendes. E l'Inter? Dalla società è sempre filtrata la volontà di rifiutare qualsiasi offerta da Torino. "Non venderemo mai Icardi alla Juventus", la frase ripetuta off records dai dirigenti nerazzurri anche in quei giorni... e anche a fronte di una proposta che pareggiasse la clausola valida solo per l'estero. Oggi non ci pensa più nessuno: c'è in ballo il rinnovo con l'Inter, Agnelli e Paratici si sono regalati Ronaldo, i retroscena diventano conferme delle pazze idee estive. Aspettando il prossimo giugno...

Di Fabrizio Romano per Calciomercato.com