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Quando si parla di record, il richiamo all'orgoglio vien spontaneo. E di giocatori orgogliosi dei propri successi, se proprio dovessimo sceglierne due, Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic rappresenterebbero il meglio per spiegare questo concetto. Così, all'alba del successo della Juventus contro il Parma, in cui Cristiano Ronaldo ha portato la Juventus all'ennesima vittoria - con vista sul primo posto bella spaziosa - Ibra ha fatto registrare un piccolo record personale. Con 222 partite giocate, lo svedese è stato il più rapido ad ottenere 150 vittorie in Serie A. Numeri monstre, per un giocatore arrivato in Italia appena ventenne e che ne ha fatto ora ritorno, due decadi dopo (e qualche passaggio intermedio). In totale, Ibrahimovic ha vinto con Juventus, Inter e Milan, nell'arco di sette stagioni, più questa appena cominciata. 

Non male, il rapporto vittorie/presenze è di tutto rispetto: 0,67, come dire che con Ibra hai due possibilità su tre di vincere. Una media che, però, qualcun altro potrebbe vantarsi di avere (anche più alta). Cristiano Ronaldo, infatti, ha messo a segno 35 vittorie in 48 presenze in Serie A con la Juventus, con un rapporto pari a 0,72. Sempre un due su tre, ma un po' più consistente. Ecco, procedendo su questo confronto, Cristiano Ronaldo dovrebbe arrivare a 150 vittorie in "appena" 205,71 presenze. Dai, facciamo 206, che anche arrotondando per difetto sarebbero comunque meno di quelle di Ibrahimovic. E se, per caso, arrivasse anche CR7 a 222 gare, le vittorie salirebbero a 161,87 (ma facciamo 161)

Insomma, il problema resta solo uno: arrivarci. La peculiarità di entrambi, senz'altro, è la longevità. Se solo solo Ronaldo arrivasse a quella di Ibra, senza cambiare campionato (e squadra, si spera), allora potrebbe esserci una possibilità: servirebbero 5 stagioni, da trenta partite all'anno, a cui aggiungere le gare che restano a questa. Difficile, ma non impossibile. Basterebbe solo dirglielo.