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Il grande entusiasmo popolare mostrato dai tifosi bianconeri all’indirizzo di Gonzalo Higuain al primo giorno di scuola dovrebbe rappresentare un serio motivo di riflessione per il presidente Andrea Agnelli e per gli uomini del suo staff dirigenziale.

La gente evidentemente non ha dimenticato e la stagione trascorsa altrove dal giocatore argentino non hanno stemperato l’affetto e la passione. Lui stesso, del resto, ha impattato con la sua vecchia realtà in modo assolutamente partecipato e partecipativo concedendosi ai suoi fans e in particolare a un bambino. Tutti segni rivelatori di un rapporto “umano” che va oltre il dato professionale. Il gioco del calcio è anche questo. Deve essere anche questo.

Ecco perché la Juventus dovrebbe pensarci molto bene prima di operare per la cessione del bomber che la Roma ingaggerebbe volentieri. Un’operazione mirata a “fare cassa” per trovare una parte dei quattrini necessari all’acquisto di forze nuove ed eccellenti ma anche “rischiose” come Mauro Icardi. Sotto il profilo della strategia aziendale nulla da dire, per carità. Però andrebbe tenuto in conto anche l’aspetto emozionale della vicenda partendo proprio dal fatto che Higuain rappresenta un punto di riferimento affettivo importante per i tifosi i quali, bene o male, sono i principali fruitori e quindi di fatto e idealmente i veri “padroni” della loro squadra.

Se a questo vogliamo aggiungere, come abbiamo già avuto modo di fare in più di una occasione, che la situazione tecnica relativa al “Pipita” non sarebbe per nulla incompatibile, se lui avesse la saggezza di accettare un ruolo “alla Altafini” e un robusto taglio dei compensi e ancora che la presenza del suo “padrino” Sarri potrebbe rappresentare l’occasione per l’allungarsi della vita professionale, allora a maggior ragione Paratici o chi per esso sarebbe tenuto a rivedere la propria posizione.