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Oggi Tuttosport, in vista del match dell'ora di pranzo contro la Sampdoria, ha raccolto testimonianze e incitamenti di alcuni tifosi della Juventus, che riportiamo qui di seguito:

"Il mio sogno è uno stadio all’inglese, con tutto il pubblico coinvolto. Da quando è stato inaugurato ci sono andato 1-2 volte al mese. L’apporto del pubblico negli anni di Conte e del primo Allegri è stato fondamentale, ha portato almeno 10 punti in più. Nelle ultime stagioni, invece, c’è stata un po’ una regressione. Adesso, dopo il lockdown, occorre un cambio di passo: canti e incitamento per 95 minuti, altrimenti che tifosi siamo?"

"C’ero contro l’Empoli, lo Stadium ha caricato la squadra all’inizio, dopo il gol subito ci sono stati soltanto fischi. E no, al massimo si può fischiare alla fine se non ti è piaciuto lo spettacolo, ma durante la partita bisogna spingere i giocatori. Ricordo che contro le piccole lo Stadium aveva un effetto intimidatorio, a livello sportivo ovvio, impauriva davvero gli avversari, adesso invece si sentono addirittura i tifosi della squadra ospite".

"Torniamo a fare il nostro mestiere perché noi non siamo esterni alla partita, ma siamo una componente importante, che può fare la differenza. Facciamoci sentire: chiediamo l’impegno della squadra, ma anche noi impegnamoci per dare il nostro contributo. È mai possibile che non si senta un coro per un giocatore dai tempi di Mandzukic: certo, abbiamo celebrato Cristiano Ronaldo , ma soltanto quando segnava. Abbiamo l’impianto più bello della Serie A e sembra di andare al cinema... Siamo stati abituati bene, ma è arrivata l’ora di farci nuovamente sentire".

"Lo Stadium non deve essere soltanto un salotto, ma anche un’arena. Purtroppo adesso il tifo è improvvisato, manca una regia globale. E sono più i giocatori a trascinare i tifosi che viceversa: i ruoli si sono invertiti e questo è inammissibile. Deve tornare il fortino dei primi anni".

"Confido nella Champions League, che riserva sempre un’atmosfera diversa: a Torino ci saranno i campioni d’Europa, può essere la partita della svolta, in campo e sugli spalti. È la sfida giusta per caricare l’ambiente, per ritrovare la bolgia degli anni d’oro. Mi fido di Allegri, saprà raddrizzare la Juve".