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"ALLEGRI 4 - Poche idee e neanche una difesa solida alla quale appoggiarsi. La strada non è solo in salita: è piena di ostacoli. E la burrasca con Cristiano non aiuta nel giudizio generale". Questa la nostra pagella per Max Allegri, che vive una serata molto storta, esattamente come la sua Juve. Se, infatti, nella prima gara il giudizio era stato buono e il tecnico era esente da colpe per il pari a Udine, dopo l'Empoli è lui uno dei principali bersagli. Non il solo, ovviamente, ma tra quelli più citati. La Juventus è una squadra che si porta dietro problemi cronici: fantasmi delle due ultime due stagioni, di partite perse e rimonte subite, di una Juve che non è più così solida. La difesa è quanto di più lontano dal reparto a cui Allegri ha abituato - troppo spesso svagata, lontana e disunita - ma il centrocampo riesce a fare anche peggio. Urgono rinforzi per risolvere il nodo più grande, ma in tre giorni non sarà semplice. 

I TRE ERRORI - Allegri è tra i colpevoli di questa sconfitta, perché se pure è vero che non possiede la bacchetta magica per cambiare lo spirito e la testa della squadra in pochi giorni, ci mette anche lui del suo tra formazione e cambi. Stupisce subito 4-3-1-2 iniziale senza Morata dal 1' e con McKennie trequartista. La Juve parte bene ma si spegne dopo 18' e anche Allegri capisce l'errore: cambio immediato al 45'. Modifica la sua squadra in corsa e passa al 4-4-1-1, ma nemmeno così c'è vita e subito, mentre predica calma, nella foga toglie (giustamente) Rabiot per inserire Bernardeschi. Niente di fatto, giusto qualche sgroppata e battito in più. Ma è terzo cambio di Max quello che più colpisce e che non si capisce: fuori Chiesa per Kulusevski al 66'. Il migliore in campo della Juve esce con la squadra in svantaggio e tanto tempo ancora a disposizione: pare un po' stanco, è vero, ma francamente si fatica a comprenderne i motivi. Il terzo errore, infine, coinvolge Locatelli: "non ha condizione" continua a ripetere Allegri. Pur credendogli, è difficile capire come possa stare fuori: quando entra dimostra di essere il miglior centrocampista della Juventus, per distacco. Anche se sta così e così, può e deve giocare, soprattutto visto il rendimento di chi dovrebbe avere la famosa condizione. E ci aggiungiamo un bonus: De Sciglio per Cuadrado nel finale, cerca freschezza ma toglie imprevedibilità e uno dei pochi che salta l'uomo. Una serataccia per tutti, anche per Allegri, che solitamente fa dei cambi una risorsa e invece pare arrugginito. Ora dovrà lavorare sulla testa prima di tutto, fare le cose semplici - come gli piace ripetere - organizzando una squadra solida e concreta. Già a partire dalla sosta, con quelli che non andranno in Nazionale. Al ritorno avrà Napoli, Champions League, Milan e un mese tostissimo. I presupposti non sono buoni, ci vorrà tempo per far tornare la sua Juve, ma anche Allegri dovrà ridurre sensibilmente esperimenti forzati ed errori.