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Ci siamo quasi, il countdown sta per finire. I nove giocatori che sono all'estero, lunedì dovranno rientrare in Italia per rispettare il periodo di quarantena in vista della ripresa degli allenamenti il 18 maggio, prima data utile stabilita dal premier Conte per la ripresa del lavoro. La Juventus non ha ancora comunicato ufficialmente che dovranno rientrare, ma le parole di ieri di Agnelli parlano chiaro: "Io ribadisco con forza che la Juventus ha la ferma volontà di concludere la stagione 2019/20. Iniziando gli allenamenti il 18 maggio e le partite a giugno ci saranno modi e tempi per concludere le stagioni". Tornare per giocare, quindi. Perché c'è uno scudetto da vincere.

LA "SCORCIATOIA" - I giocatori che rientreranno dai rispettivi Paesi, De Ligt (Olanda), Khedira (Germania), Douglas Costa, Alex Sandro e Danilo (Brasile), Szczesny (Polonia), Rabiot (Francia), Higuain (Argentina) e Ronaldo (Portogallo), dovranno osservare un periodo d'isolamento di due settimane, che, tornando il 4, scadrà esattamente il 18 maggio. La società però potrebbe decidere di ricorrere a una "scorciatoia", già utilizzata per far partire i nove giocatori nonostante la positività di Daniele Rugani: fare il doppio tampone a chi rientra a Torino, in modo che se dovessero risultare tutti negativi (confermare quindi l'assenza di virus in corpo) i giocatori possano riprendere ad allenarsi senza alcun problema. Non si tratta di un'idea della Juventus, ma di una soluzione prevista nel protocollo, il quale dice che tutte le società devono fare il doppio tampone per riprendere l'attività. Lunedì 4 maggio è cerchiato in rosso sul calendario della Juve, tra due giorni il gruppo bianconero dovrebbe tornare al completo.