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Douglas Costa è forse il primo calciatore di cui Maurizio Sarri si è "innamorato" alla Juve. Il brasiliano ha qualità tecniche uniche ed una capacità di saltare l'uomo non comune in tutto il panorama calcistico europeo. Non a caso era uno degli intoccabili del tecnico toscano all'inizio della stagione. Il problema è che si è fatto subito male: dopo tre partite il ko contro la Fiorentina e due mesi fuori. Poi altre quattro partite, il gol splendido contro la Lokomotiv Mosca e un nuovo guaio muscolare che l'ha tenuto ai box per altre tre settimane circa. Contro l'Udinese tornerà a disposizione ma non partirà dal primo minuto: "In allenamento si è mosso bene - ha dichiarato Sarri in conferenza stampa - ​ma ho la riserva sulla tenuta". E chi non ne avrebbe. Il brasiliano ha giocato appena 675 minuti nel 2019, l'equivalente di sette partite intere più un tempo. Troppo poco per basare il progetto tecnico su di lui che pure ne avrebbe le qualità.

FUTURO - A tre partite dalla fine del 2019 Douglas Costa può di nuovo mettere il piede sull'acceleratore e dimostrare la sua importanza per la squadra. Sarri lo tiene in considerazione sia per il ruolo di trequartista che come esterno, suo ruolo naturale, visto che non è escluso che in futuro il tecnico bianconero possa tornare anche a giocare con le ali in determinate partite. Al termine della stagione sarà la Juventus a valutare l'impatto del giocatore le cui qualità tecniche non sono in dubbio, al contrario della sua tenuta fisica. Nella prima stagione in bianconero aveva dimostrato grande affidabilità: ​ben 47 presenze e 2912 minuti giocati ma dalla seconda stagione non è più riuscito a scendere in campo con continuità. La Juve l'ha pagato sei milioni di euro per il prestito più 40 per il riscatto dal Bayern: sembrava un affare ma di fatto Douglas Costa è rimasto ai box per metà della sua avventura bianconera. Nel 2020 dovrà dimostrare di essere quello della prima stagione a Torino: la Juve ha bisogno di certezze sulla sua tenuta fisica. Starà a lui darne, il prossimo è un anno decisivo.

@lorebetto