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Nicolas Higuain parla a Tuttosport del fratello Gonzalo e di questo inizio di stagione a due facce: prima in difficoltà e poi trascinatore della Juve, sia in Italia che in Europa. “Preoccupato dopo l’inizio? No, mai – ammette il fratello del Pipita -. L’avvio di campionato non è stato all’altezza della sua qualità e tutto il mondo lo ha criticato. Però i calciatori non sono robot: chi può mettere in dubbio la carriera di mio fratello? E’ in Europa da 11 anni, ha sempre segnato tanto: soltanto lui e Ibrahimovic hanno raggiunto quota 100 gol in due campionati top. In Argentina hanno criticato messi e quindi immagino che se è capitato a Leo può toccare a chiunque.”

Che spiegazione dà alla partenza lenta?
“Il calcio non è matematica, i calciatori sono come altri lavoratori che hanno alti e bassi. Poi ci sono situazioni familiari che possono influenzare. Noi ad esempio abbiamo avuto problemi con nostra mamma nell’estate del 2016, prima della Copppa America: per fortuna la malattia l’ha superata e adesso deve fare controlli periodici. Anche se non vuoi pensarci, ci pensi.”

Qual è stato il gol che le ha fatto dire: ora Gonzalo si sblocca e non si ferma più?
“Contro la Lazio ha preso una traversa ma era stato bravissimo a pressare il portiere: se ci prova altre 100 volte fa sempre gol. E’ stata una giornata no per la Juve: prima la traversa e poi il palo di Dybala. E’ stato il punto di partenza per migliorare.”

E i complimenti di Buffon a Udine…
“Quelle parole mi hanno riempito d’orgoglio: la carriera e i comportamenti di Buffon sono sotto gli occhi di tutti. E’ un numero uno assoluto. Mio fratello è stato fortunato a giocare con Gigi e Casillas, i migliori portieri degli ultimi 20 anni.”

Secondo Allegri Gonzalo non è ancora al 100% della forma…
“Non so a che percentuale sia però vi assicuro che è forte mentalmente e fisicamente lavorerà fino alla fine con l’obiettivo di vincere tutto. La mentalità Juve ti contagia, quando metti piede lì sai che devi solo vincere. Questo club ti aiuta a crescere, ha un’organizzazione pazzesca. Il gol più bello di Gonzalo: Il secondo in Boca-River e quello in nazionale contro il Belgio che ha regalato all’Argentina una semifinale mondiale dopo 24 anni. Poi come faccio a non mettere quelli contro Roma, Napoli in Coppa Italia e quello di quest’anno contro il Milan? La prima rete è un colpo difficilissimo.”

Napoli primo: temete la beffa delle beffe?
“Nessuna paura, è un gioco, ma se vince la Juve è meglio. Il campionato è lungo e i bianconeri possono vincere lo scudetto. Gonzalo al primo anno a Torino ha vinto la Coppa Italia, il campionato ed è arrivato in finale di Champions…Rapporti con De Laurentiis? Al momento no comment…”

Qual è l’immagine a cui pensa quando suo fratello è passato alla Juve per 90 milioni?
“La prima immagine che mi viene in mente è quella di Gonzalo che firma il contratto, mi prende in braccio e mi butta in aria facendeomi i complimenti, era stracontento. Finire la carriera europea alla Juve? Tutto è possibile, ha ancora tre anni e mezzo di contratto ed è felice. Cosa farà dopo l’addio? Ancora non ne parliamo perché ha davanti a sé tanti anni di carriera. Sia lui che Federico, l’altro fratello che gioca negli Stati Uniti, guardano un sacco di partite, è un vero appassionato, sa tutto sugli avversari per cui in futuro potrà fare l’allenatore, il ds o il consulente. Vedremo…”

Allegri deve ringraziare Sampaoli?
“Mio fratello ha sempre avuto l’orgoglio del campione e la mentalità vincete. Anche a me brucerebbe non essere convocato dopo 10 anni. Gonzalo è sereno e sta lavorando per tornarci. Sogni in vista del Barça? No, se fa gol sono contento ma se la Juve vince grazie alle reti degli altri compagni saremo tutti ugualmente felici. La cosa che riesce meglio a Gonzalo? A parte i gol, è un gran narratore di barzellette, soprattutto a tavola, dopo cena…”