commenta
Rimpianto e rabbia, speranza e fierezza: c’è tutto nella doppia sfida di Champions contro il Real Madrid, con cui riempire i giorni successivi all’eliminazione e il finale di stagione marcato Juventus. Se la prestazione del Bernabéu ha restituito agli occhi dei tifosi una squadra di assoluto livello europeo, dai quarti di finale - comprensivi di andata e ritorno - sbocciano anche diverse delusioni. Una di queste porta il nome di Gonzalo Higuain.

L'ORGOGLIO NON BASTA - “Grazie a tutta la squadra per l’orgoglio dimostrato in campo, sentire che tutto il popolo juventino è orgoglioso di noi è molto bello e incoraggiante per continuare”: così il Pipita, dopo due giorni di silenzio post Real-Juve, è intervenuto sui social network. Parole da leader, come il numero 9 si è dimostrato a più riprese in questa stagione. Peccato che non basti. Con la maglia bianconera è tutta un’altra storia rispetto a quella della Nazionale e i 22 gol segnati fino a qui ne offrono la dimostrazione: rimane però un divario piuttosto importante tra Serie A e Champions League, nascosto nella doppia sfida contro il Tottenham e riemerso improvvisamente con il Real Madrid. Torna così l’immagine di un Higuain sottotono, “l’uomo che sbaglia quando conta” tanto criticato in Argentina.

IL FALSO "EX" - Se in Juve-Real abbiamo parlato di un Dybala immaturo, Higuain è apparso semplicemente spento. Un Pipita in versione “ex”: non lo stesso che colpisce puntualmente il Napoli, bensì un “core grato” capace di sbagliare anche gol elementari. E’ accaduto all’Allianz Stadium, ma anche al Bernabéu (clamorosa l’occasione sciupata a due passi da Navas mercoledì scorso). Le statistiche dell’ultima sfida parlano da sole: 76% di passaggi riusciti, 10 palloni persi, 2 tiri nello specchio della porta e zero reti. E in fondo si torna su quest’ultimo dato: Gonzalo si sbatte sempre da centravanti, ma se non punge sotto porta (pur trovandosi nelle condizioni di farlo) la Juve vede improvvisamente scomparire una delle sue armi migliori. Adesso, per fortuna, cambia tutto. Torna il campionato, habitat naturale di Higuain, e con esso l’occasione per lasciarsi alle spalle l’amarezza europea. Prima la Sampdoria, poi Crotone e Napoli: una nuova sfida da ex, ma non quello di Madrid.

@mcarapex