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Quasi mezzo secolo di questa complicata, ma bellissima, professione mi ha insegnato anche che è opportuno evitare di sottolineare i successi ottenuti nelle valutazioni degli eventi. Oggi più che mai poichè, in una realtà liquida e in rapido mutamento, le smentite sono sempre dietro l’angolo. Talvolta, però, un minimo di soddisfazione per certificare la validità di ciò che avevano previsto e detto è naturale esternarla. Il “caso” di Gonzalo Higuain offre questa opportunità.

In estate, quando la maggioranza degli analisti, dava per scontata la estromissione dell’attaccante argentino dalla Juventus, su IlBianconero.com decidemmo di iniziare una “campagna” perché soprattutto Paratici evitasse di compiere quello che a noi pareva un grossolano errore. Ci trovammo piuttosto isolati, ma non tornammo indietro e continuammo a scrivere a favore di quel “Pipita” che per molti era diventata una “Patata” per di più bollente. Il giorno in cui avrebbe dovuto esserci l’annuncio del trasferimento di Higuain alla Roma facemmo notare che, secondo noi, quell’operazione non sarebbe andata in porto e rivelammo che il giocatore aveva preso in affitto un appartamento a Torino non certamente per fare del turismo di tanto in tanto. E’ tutto documentato per chi avesse voglia di andare e rileggere gli articoli negli archivi del nostro giornale.

Quella di Higuain era, in buona sostanza, una “guerra” che lui aveva deciso di combattere per sé stesso e per il proprio riscatto professionale “macchiato” da un anno e mezzo crepuscolare vissuto prima al Milan e poi al Chelsea. La sua lotta diventava anche la nostra, con dietro le quinte lo stesso Maurizio Sarri il quale operava sottotraccia per fare in modo che il suo “pupillo” rimanesse in bianconero. A sostegno di questa tesi pro-Higuain, figlia non solo della simpatia e dell’ammirazione per il suo carattere da combattente, ricordammo come e quanto un certo Josè Altafini riuscì a dare di prezioso alla Juventus quando ormai era stata decretato troppo velocemente il suo declino. In bianconero il brasiliano era diventato l’uomo della provvidenza degli ultimi venti minuti. Il nostro convincimento è che Higuain avrebbe potuto calcare quelle orme trovando spazi ancora maggiori di quelli concessi ad Altafini.

Dopo la sontuosa prestazione in Champions contro il Leverkusen, il “Pipita” con il gol della vittoria segnato all’Inter ha confermato senza più ombre di dubbio che la sua guerra è stata vinta grazie anche all’orgoglio e alla determinazione. E noi, senza false modestie, possiamo dire di averla vinta con lui e insieme con lui. Un piacere, naturalmente piccolo se rapportato a tutti gli “esami” che la vita sottopone ogni giorno, ma in ogni caso importante per rendere la nuova giornata un poco più serena e per infonderci nuove energie per andare avanti.