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Il 4-3-3 è il modulo di riferimento con cui la Juventus sta tagliando a braccia alzate i traguardi di fine stagione. Al netto della consolidata duttilità, che ha consentito più volte ad Allegri di cambiare veste tattica nel corso della stagione, resta agli atti un punto di svolta sul finire del girone d'andata. Dal 4-2-3-1 si è passati a un assetto più bilanciato, con un uomo sottratto alla trequarti e portato in mezzo al campo. Emerge da qui un dato: col 4-3-3 e il tridente puro in avanti, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain hanno giocato insieme dal primo minuto soltanto sei volte. In altri due casi - in campionato contro Milan e Bologna - hanno fatto coppia in avanti nel 3-5-2. Nell'arco dell'intera stagione (escludendo dal conteggio le gare che Dybala ha saltato per infortunio a inizio 2018) per ben 16 volte i due non sono stati schierati insieme dal primo minuto. In tutte le altre circostanze, prima del giro di boa, vedere Dybala dietro Higuain nel 4-2-3-1 era stata invece una consuetudine

Il segnale è chiaro. Con specialisti da 4-3-3 come Douglas Costa e Bernardeschi già in rosa, la Juventus che verrà - se Allegri dovesse rimanere in panchina - potrebbe ripartire da uno spartito collaudato. Nel quale anche una mezzala pura come Emre Can, promesso sposo, si incastrerebbe alla perfezione. Non è da escludere quindi che il mercato in uscita venga orientato da una valutazione d'opportunità: al posto di trovarsi a risolvere nuovamente una convivenza tatticamente forzata tra i due argentini, la Juventus potrebbe iniziare ad ascoltare eventuali offerte importanti per la Joya. Non significa metterlo esplicitamente sul mercato. Ma chi dovesse bussare con un'offerta importante alla porta di Marotta e Paratici non la troverebbe chiusa.