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Gonzalo Higuain ha parlato ai microfoni di Premium Sport del momento attraversato dalla Juventus, a due giorni dal match contro l'Inter: "Contro l’Olympiacos nessun gol ma grande lavoro per la squadra? Alla fine quello che conta è che tutti lottino per lo stesso obiettivo. Se tutti si sacrificano per la squadra i risultati quasi sicuramente arrivano. Questo è sempre stato il mio pensiero. Il gol al Napoli? A Napoli ho vissuto tre anni meravigliosi ma quel gol è stato un momento importantissimo che serviva per aiutare la Juventus a vincere. Ora sono alla Juve e gioco per questi tifosi che ogni giorno mi dimostrano grande amore: meritano rispetto che spero di ripagare ogni volta che scendo in campo".

CHAMPIONS - "Una squadra che vorrei affrontare negli ottavi di Champions? No, quella che esce va bene. Per vincere la Champions bisogna affrontarle tutte. Mancano molti mesi agli ottavi ma dovremo preparare al meglio la sfida, contro qualsiasi squadra. Quella che ci toccherà l’affronteremo al 100%".

JUVE-INTER -​ "Come sta la Juventus in vista della sfida contro l’Inter? Noi ci arriviamo bene. Loro sono in un grande momento, sono primi meritatamente. Rispettiamo l’Inter e speriamo di affrontarla al meglio perché sicuramente sarà una battaglia. Juve-Inter una sfida tra me e Icardi per conquistare l’Argentina? Non giochiamo a tennis ma a calcio. Sarà una sfida tra 22 giocatori più quelli che entreranno dopo. Se pensiamo singolarmente sbagliamo. Per vincere dovremo avere un grandissimo atteggiamento da squadra. La non convocazione in nazionale mi ha dato ancora più motivazioni? Manca molto per il mondiale e ovviamente per andarci dovrò fare bene qui. Quindi il mio primo obiettivo è fare una grandissima stagione con la Juventus per poi ricevere la chiamata per la Russia. Deciderà il CT ma io ci penso ogni giorno e lavoro anche per quello". 

DYBALA - ​"Paulo deve stare tranquillo. Ogni tanto parlo con lui e gli dico che deve stare calmo e fare quello che sa. Ci sono passato anche io da quella situazione. Tutta la mia carriera è stata così, se segnavo sempre era una cosa normale, se non segnavo per due partite mi ammazzavano. Ma questo succede solo ai giocatori importanti, quindi questa cosa deve renderlo orgoglioso perché significa che è uno dei migliori attaccanti”.