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C'era un valzer che avrebbe dovuto suonare durante tutta l'estate, ma il direttore d'orchestra, vuoi per inedia vuoi per sorte, ha preferito rimandare il giro di pista. C'era, in ballo, un discorso dal sapore di gol che avrebbe dovuto stravolgere la morfologia non solo delle singole squadre coinvolte, ma dell'intero campionato. C'era ed il passato è più che mai d'obbligo da otto giorni esatti, da quel 2 settembre che ha chiuso definitivamente ogni gioco, delle ipotesi e non solo. È il bello del mercato, ma d'altronde, Gonzalo Higuain le sue previsioni le ha azzeccate, come un Maurizio Mosca qualsiasi. Pendolino alla mano - e Juventus nella testa - il Pipita ha ribaltato i favori di ogni pronostico, per imporre la sua volontà. Al momento, tre mesi dopo chi lo avrebbe detto, Higuain è il centravanti titolare della Juventus di Maurizio Sarri. 

CONFERMA - Dopo l'annata passata lontano da Torino, forse la peggiore della carriera recente del Pipita, le valutazioni sull'affidabilità del centravanti argentino sono state le più disparate: da giocatore bollito a grande attaccante, i giudizi non hanno seguito altra logica che il parere personale. E allora, a pensarci dopo, era meglio fidarsi di lui: "In Italia solo la Juve" ha detto e fatto ripetere dal fratello, quasi a voler ribadire che l'esperienza tra Milan e Chelsea fosse qualcosa di trascurabile, che a suon di gol avrebbe fatto cambiare idea, persino a Paratici. Una grossa mano, poi, gliel'ha data Edin Dzeko, il primo dei ballerini del valzer di cui si è accennato sopra a dare forfait. Eppure, malgrado la Roma e malgrado le lusinghe di Petrachi, le possibilità che il 21 bianconero ritornasse 9 - anche solo figurativamente - si sono cominciate a fare più tangibili. 

IN SILENZIO -. Infine, calata la maschera, non si è dovuto aspettare al 2 settembre esatto per capire le strategie della Juventus. Infatti, Higuain, zitto zitto si è rimesso al centro dell'attacco bianconero, passando quasi nel dimenticatoio dopo un giugno e parte di luglio da partente certo. Prima Mandzukic, poi Dybala, infine Bernardeschi, tanti sono stati i nomi dei papabili partenti, ma mai più quello del Pipita. Poco mercato? Probabilmente. Contratto ricco con la Juve? Certo. Però, riguardando la sterzata con cui ha messo a sedere tutta la difesa del Napoli nell'ultima giornata, i più avranno pensato di dargli ragione. O forse, i più inclini all'autocritica, si saranno chiesti come sia stato possibile dare per finito Higuain, dopo una sola stagione andata storta. Farà ancora in tempo a far male, senz'altro, ma al momento sta riscuotendo lui.