DA 90 A 55 MILIONI - L’idea della Juve nasce ben prima del colpo Cristiano Ronaldo (ilBiancoNero.com lo aveva anticipato a maggio): Higuain “sacrificato” sull’altare del mercato. Fin dalla fine della scorsa stagione, Gonzalo è identificato come la grande pedina da piazzare in uscita: non è stato e non sarà mai messo esplicitamente “alla porta”, ma la decisione della dirigenza è chiara. Alla base motivi anagrafici, economici, ma non solo. Questa, agli occhi del club campione d’Italia, è senza dubbio un’estate propizia per vendere un attaccante che compirà a dicembre 31 anni e che porta tutt'ora sulle spalle un ingaggio da 7,5 milioni di euro netti a stagioni. Vendere, non svendere: perché considerando l’ammortamento, la cifra minima per lasciar partire Higuain senza far registrare una minusvalenza a bilancio è di 55 milioni di euro. Servirà ovviamente un’offerta superiore, proprio quella che il Chelsea - con uno sponsor decisivo come Maurizio Sarri - può mettere sul tavolo bianconero (ma occhio al Milan sullo sfondo, con Leonardo primo estimatore dell'ex Napoli).
ALTI E BASSI - Ma non è solo questione di domanda e offerta. La storia d’amore tra Higuain e la Juve è finita dopo due stagioni vissute dal Pipita tra molti alti e altrettanti bassi: un’esperienza ricca di gol (55 gol in 105 presenze), firme decisive (l’ultima da ex contro il Napoli e a San Siro contro l’Inter hanno di fatto assegnato lo scudetto alla Juve), ma nella quale non sono mancati i momenti di black out. Se la Champions League, come ribadito dal presidente Agnelli prima e da Cristiano Ronaldo poi, “è un sogno e non un’ossessione”, il numero 9 è inciampato spesso e volentieri in campo europeo, rimanendo fermo ai guizzi del Louis II nel primo anno e a quelli di Wembley nel secondo. A mancare, soprattutto, è stata quella continuità che la Juve si aspetta da tutti i propri attaccanti e a maggior ragione dall’”uomo da 90 milioni”. Così, lungi dall’esprimere un presunto (e in fondo inesistente) pentimento per l’affare compiuto nel 2016, dalla Continassa è maturato senza particolari impedimenti il progetto per cedere Gonzalo.
DIVORZIO INEVITABILE - Non tutto, però, è così semplice. Perché se lo sbarco di Higuain sul pianeta Juve fu roboante, l’addio si annuncia non privo di tensioni. Qualcosa si è rotto e anche il Pipita sembra pronto a farsi valere per un’eventuale e ricca buonuscita (pari ad un’annualità di stipendio). Dal braccio di ferro scaturirà, in ogni caso, una cessione praticamente inevitabile. Lo sa Gonzalo - uno dei pochi a non “accogliere” fisicamente o virtualmente Ronaldo - e lo sanno anche diversi compagni, come quel Douglas Costa che dal Brasile ha portato con sé solo due maglie personalizzate del Grêmio: una per Dybala e una per CR7. Questo l’epilogo di un rapporto che, in ogni caso, ha scritto la storia del campionato e del calciomercato italiano. Dai 36 gol del Napoli di Sarri al Chelsea dello stesso Sarri: per andare avanti, Higuain guarda di nuovo indietro. In mezzo, quell’avventura con la Juve arrivata già al capolinea.
Dai gol al contratto, dal prezzo al sostituto: nella nostra gallery, in sintesi, la situazione di Higuain con la Juve
@mcarapex