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Come Bonucci, Higuain era stato portato in trionfo. Rappresentava il riscatto del popolo rossonero, andava a prendere quella fetta di nostalgia con le giuste e ottime intenzioni. Come Bonucci, Higuain potrebbe non essere "riscattato" a fine anno, e dunque tornare in bianconero. Parallelo facile a dirsi, meno a farsi. Però la situazione è davvero calda. 

I COSTI - Il Pipita è approdato in rossonero con un prestito annuale pagato 18 milioni in un'unica raga; il suo salario consiste in uno stipendio da 9.5 milioni netti, quindi 18 lordi) che rappresentava l'unica condizione per poter convincere l'argentino. Cosa resta? Un assegno da 36 milioni di euro: così la Juve può cedere il suo centravanti, farlo soprattutto senza minusvalenze. In tutto questo, può arrivare Ibra. 

CON ZLATAN - Il discorso è articolato, ma giusto: ne scrive questa mattina Carlo Laudisa su Gazzetta.it. Ibra è la prova che Higuain non sarà il traino degli uomini di Gattuso, e anche per questo un po' di domande salgono a galla: ma Elliot può davvero prendere il Pipita senza la Champions League? Il Fairplay, a quel punto, sarebbe difficile da scavalcare. E allora Gonzalo deve dare il tutto per tutto. Ancora una volta. 

JUVE - Il riscatto non è assolutamente scontato. Per una questione di attitudine, di campo ed extra. In rossonero deve darsi una svegliata e sperare che Gattuso porti la truppa nell'Europa che conta. Ibrahimovic può aiutare: ma Gonzalo dovrà fare l'Higuain. Perché alla Juve non c'è più posto per lui.

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