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La lotta scudetto sembra una cosa tra Juve e Lazio. Due club che Hernanes conosce benissimo. Il "Profeta" ha parlato a Il Corriere dello Sport facendo le carte alla lotta per il tricolore: "La favorita è la Juve, per qualità della rosa e la sua mentalità vincente", dice. Ma per chi tifa? "Se la Lazio vincesse sarebbe davvero molto bello per tutto il campionato, visto che la Juve ha già vinto otto volte di fila lo scudetto. Lo scudetto alla Lazio manca dal 2000, sarebbe molto bello vincesse".

NUOVA SITUAZIONE - "Chi aiuta? La Juve. Proprio essendo la più forte, una pausa così lunga e complicata secondo me può penalizzare maggiormente i bianconeri. In condizioni normali sarebbe stato quasi impossibile batterli".

LOTITO - "I ricordi sono belli, sia quelli che mi legano a lui che a tutta la società e ai tifosi. Bei ricordi, davvero. C'è stato un periodo fatto di fraintendimenti, anzi parlerei di mezze incomprensioni. E ci siamo scambiati brutte parole però è tutto rimasto lì. Vero, è un po' polemico, però bisogna ammettere che da quando ha preso la Lazio sta facendo veramente bene e gli va dato atto di essere un dirigente davvero molto competente".

DYBALA - "Dybala è uno dei giocatori più forti con cui ho giocato, secondo me lui può fare molto bene anche in futuro. Sì, penso che la Juve faccia la cosa giusta puntando tutto su Paulo. Più forte con cui ho giocato? Sì. Lui e Paul Pogba sono i più forti».

RICORDI - "La più grande gioia è stata la vittoria della Coppa Italia con la Lazio in finale contro la Roma nel derby. E poi anche lo scudetto vinto con la Juve".

DELUSIONI - "Sono sincero, non ho provato mai nessuna delusione. Secondo me con l'Inter è andata bene, tant'è vero che poi mi ha acquistato la Juve, altrimenti una società del genere non mi avrebbe cercato. All'inizio ho faticato un po', ma dopo l'arrivo di Mancini mi sono sbloccato, giocando da trequartista ho fatto veramente bene gli ultimi cinque mesi. Alla Juve ho dovuto cambiare posizione, credo di aver vissuto una bella esperienza in bianconero anche se giocando lontano dalla porta ho segnato molto meno che ai tempi della Lazio, sono cresciuto molto e mi è piaciuto il nuovo ruolo. Certamente i numeri non hanno aiutato, ma ho giocato in Champions, ho vinto tanto. Quindi, credetemi, sono state solo gioie per me".