commenta
Due affari sfiorati mai concretizzati, due giocatori che oggi si stanno prendendo il mondo del calcio e che saranno al centro anche in futuro. La Juve li ha visti, voluti, sondati, eppure non è riuscita a chiudere. Perché? Il motivo è da ricercare anche nelle strategie dell'epoca erano meno legate ai giovani. E "forse oggi tutto potrebbe essere diverso", suggerisce Tuttosport. Erling Haaland e Kylian Mbappé alla Juve, poteva accadere e oggi sono un appuntito rimpianto. L'unica consolazione: oggi, probabilmente, le cose andrebbero diversamente e l’Haaland o lo Mbappé del futuro non sfuggirebbero alla Juventus, stando al racconto del quotidiano.

MBAPPE' - Di Mbappé si era accorto anche Giorgio Chiellini, che ha racccontato nel suo libro: «La prima volta che lo vidi in tv era in Manchester City-Monaco di Champions League nel 2016, impressionante. A fine del primo tempo scrissi a Fabio Paratici e gli domandai: “Ma questo chi è? Da che pianeta arriva?”. Fabio Paratici mi rispose che lo seguivano da tempo». Nel 2016, la Juve puntò l'allora 18enne e si sentì chiedere 50 milioni. L'operazione rallentò e l'anno successivo Mbappè finì al Paris Saint Germain per 180 milioni di euro. 

HAALAND - Destino simile per Haaland, che è andato ancora più vicino alla Juventus: nel 2017 aveva visitato Vinovo e la sede della Continassa, era stato in tribuna Agnelli, con tanto di cappellino griffato Juve in testa, ma alla fine scelse il Salisburgo. Costava 5 milioni di euro, un prezzo importante per un 17enne, ma scelse un club piccolo per crescere. L’idea anche successivamente era di portarlo a Torino, sistemandolo nell’Under 23 prima che in prima squadra, poi si inserì il Borussia Dortmund, promettendogli una maglia da titolare e lì è finito. Oggi andrebbe diversamente probabilmente, ieri non era così...