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Francesco Guidolin, ex allenatore e ora voce di Dazn, ha parlato a Tuttosport tra Sanchez, Inter e Juve: "Ho un ricordo bellissimo di lui anche perché quella stagione, insieme alla successiva, furono strepitose per l'Udinese. Alexis segnò 12 gol e servì 10 assist formando una coppia devastante con Totò Di Natale, il suo contributo per arrivare quarti fu determinante. Sanchez avevo avuto modo di vederlo in tv e dal vivo da avversario nel campionato precedente quando ero a Parma. Si intuiva e si notava che era promettente, che aveva delle doti, però non era ancora esploso. Quando l'ho conosciuto a Udine e ho potuto lavorarci quotidianamente, ho intuito che doveva giocare in un ruolo diverso, da numero dieci e non da attaccante esterno. Lui trequartista-seconda punta dietro a Di Natale che aveva il 10 come numero di maglia, ma giocava da numero nove. In quel ruolo Sanchez era più nel vivo del gioco, poteva svariare ed esprimere al meglio le sue doti. Direi che è andata bene, a noi come squadra, ma pure ad Alexis. Guardi, secondo me nel periodo fra il Barcellona e i primi anni all'Arsenal, Sanchez era fra i primi dieci giocatori al mondo e con Conte può tornare a quei livelli. Sanchez è il giocatore che mancava all'Inter perché è abile fra le linee, sa saltare l'uomo e creare la superiorità. Inoltre sa dialogare con i compagni come un centrocampista e aiutare in fase di non possesso. E' completo, ma deve tornare quello di due anni fa". 

SCUDETTO - «Juve, Napoli e Inter? Dovessi dire le prime tre a fine campionato, sì, direi loro, però può succedere di tutto, siamo all'inizio. E secondo me le due romane sono forti, possono provare a inserirsi: la Lazio ha un organico che può dare continuità al percorso e al progetto creato dalla società negli anni scorsi, la Roma si è rinforzata e ha una grande rosa».