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La Juve Women è in cima al campionato di calcio italiano. Nel format di Twitch del club bianconero, è andata in onda un'intervista lunga ed emozionante a coach Rita Guarino. Ecco un estratto. 

I RIGORI SCUDETTO - "Zuliani in lacrime? Non avete visto la mia faccia, era abbastanza provata. L’unico rigore che non ho guardato è stato l’ultimo sbagliato del Brescia. Al termine, dopo il boato, mi sono girato verso Matteo Scarpa e ho chiesto se lo avesse sbagliato o fosse stato parato". 

SQUADRA COMPLETA - "Sicuramente è una squadra rinnovata, mantenendo una struttura importante. Gli innesti l’hanno completata. Quest’anno non abbiamo avuto tantissime opportunità di averla al completo però sicuramente è la rosa più completa di questi anni. Fortunatamente il Covid ci ha colpito relativamente, io parlo più di infortuni e siamo stati abbastanza fortunate. Hurtig? Lina non ci ha fatto vedere ancora nulla, ha un potenziale incredibile, nel momento in cui lei penserà questo ci farà vedere delle cose straordinarie. Non ha piena consapevolezza di quello che può fare. Molto più forte di me rispetto a quando giocavo".

CHAMPIONS - "Ci manca qualcosa a livello tecnico, il Barcellona è al top, a livello tattico non credo. Poi anche qualcosa a livello fisico, si assiste ad una velocità diversa in Europa. Se penso agli anni passati il gap si è ridotto, ci sono meno differenze. Esisto ancora però. La formula della Champions così com’è porta solo degli svantaggi a chi accede con un ranking più basso perché affronti squadre nelle prime posizioni".

IL PROGETTO - "Ricordo la sala dove sono seduta adesso colma di giornalisti. In prima fila c’era Marotta, accanto a me Braghin, è stato molto emozionante. Io da ragazzina vestivo la maglia bianconera, era come giocare alla Juve per me. Trovarsi qui, in un mondo nuovo e nella società che ho sempre sognato di rappresentare, è stata una soddisfazione incredibile".

NELLO SPOGLIATOIO - "Girelli ogni tanto ha questi momenti di slancio. Riunione pre-gara contro il Milan, faceva freddo e scelgo di non mettere la camicia ma il dolcevita bianco. Entro in riunione e le ragazze sorridono. Stavamo preparando la gara con il Milan e loro ridevano. Nel frattempo vedo Girelli con il telefonino rivolto verso le compagne con la canzone di Sister Act. Ho quindi annullato la riunione e ho detto di andare a giocare direttamente. Nella gara d’andata invece stavo provando alcuni movimenti con Girelli. Faceva freddo e io volevo mostrargli i movimenti: ai primi appoggi mi sono strappata i gemelli. Poi giochiamo a Roma e Maria Alves segna. Nel festeggiare inizia a zoppicare per imitarmi".