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Mason Greenwood è il nuovo nome per l'attacco della Juventus. L'ala destra del Getafe (ma di proprietà del Manchester United) si è messo bene in mostra in Spagna con una buona stagione tra le fila dei Los Azulones. Si tratta di un profilo molto gradito a Cristiano Giuntoli e che potrebbe fare comodo alla Juventus che nel prossimo anno dovrà rispettare un calendario da regular season della NBA. 

Ala destra col vizio del dribbling e con la padronanza del piede debole


Il ventunenne inglese ha sempre dimostrato di avere delle importanti qualità tecniche già ai tempi del Manchester United. Basti solo pensare che nella stagione 19/20, ovvero la prima in pianta stabile con la prima squadra dei Red Devils, aveva collezionato 49 presenze, 17 gol e 4 assist. In quella successiva aveva segnato di meno (12 gol), ma aveva trovato più assist (6). Un percorso di crescita che si è fermato poi per motivi extra-campo, ma che è ripreso bene con la maglia del GetafeIn questa stagione infatti l'inglese ha ritrovato continuità, diventando una pedina importante per la squadra allenata da Josè Bordalas. Ventotto le presenze, otto i gol e sei gli assist per l'ex Manchester United. Il suo terreno di caccia preferito è l'out di destra, da cui spesso tende a rientrare per poter usufruire del suo piede forte, ovvero il mancino. Tuttavia può anche essere impiegato sull'altro lato grazie all'ottimo uso del piede "debole", oppure come riferimento centrale, ruolo ricoperto già ai tempi di Manchester. Chiaro però che il meglio lo sappia dare se schierato come ala destra.  

Dispone anche di un validissimo dribbling, ne porta a compimento due a partita (1.9%, dati WhoScored). Da questo punto di vista è il decimo nel campionato spagnolo, ma bisogna considerare come davanti ci siano elementi come Takefusa Kubo, Joao Cancelo oppure un certo Vinicus Junior. Buona anche la percentuale di riuscita nei passaggi, che tocca l'80% di precisione. Parliamo dunque di un'ala d'attacco con un ottimo bagaglio tecnico a disposizione, ma di questo non bisogna stupirsi vista la grande mole di giocatori di questo livello che l'Inghilterra negli ultimi anni ha sfornato. Ora Mason si sta facendo trovare pronto dopo anni complicati, dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter fare un'ottima carriera. 

Non andrà a sostituire Chiesa e un suo acquisto potrebbe essere utile


Ora bisogna sottolineare un aspetto. L'interesse di Giuntoli per l'inglese e le voci sul futuro ancora incerto di Chiesa hanno spinto i sostenitori bianconeri a domandarsi se Greenwood fosse l'erede designato dell'ex Fiorentina. Non è proprio così, anche perché i due giocatori ricoprono ruoli diversi. O meglio, sono entrambi ali d'attacco, ma su due fronti diversi. Chiesa infatti si disimpegna sull'out mancino, come è solito vederlo in campo. Greenwood copre l'altro lato del campo. Entrambi dunque sono due ali invertite che tendono a rientrare per colpire la porta avversaria, così come dispongono di un ottimo dribbling e di una buona vena realizzativa. Da questo punto di vista l'inglese ha segnato un gol in più dell'italiano. Diverso il confronto con gli assist, dove l'ex United è nettamente in vantaggio su Chiesa (6 vs 2). 

Serve davvero Greenwood? Sì, ma alle giuste condizioni. Prima di tutto bisognerà capire il futuro di Matias Soulè, dato che l'argentino ricopre lo stesso ruolo di Greenwood. In caso di cessione del giocatore avrebbe senso optare per l'inglese, che a quel punto potrebbe diventare anche titolare. Ma in caso di permanenza dell'argentino? Bisogna entrare nell'ottica di un calendario che sarà eccessivamente corposo e dunque avere un ricambio come Greenwood potrebbe tornare davvero molto comodo. Però vanno messe in chiaro le condizioni, sia dal punto di vista del cartellino che per le richieste d'ingaggio del giocatore. Se queste dovessero risultare sostenibili per le casse bianconere allora avrebbe senso affondare il colpo. Altrimenti è meglio girare la testa verso altri obiettivi. 


 
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