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Il calcio italiano è a un punto di svolta. Si sta lavorando a una riforma per la Serie A, promossa soprattutto dal presidente della Figc Gravina forte dell'alleanza con Dal Pino e di una Nazionale che si è appena laureata Campione d'Europa. 

LA RIFORMA - Nella giornata di oggi ci sarà una riunione inedita tra i vertici della A - ore 17 in video conferenza - all'ordine del giorno ci sarà il cambio di format del campionato. Nei giorni scorsi, come racconta il Corriere dello Sport, c'è stato un doppio incontro con Deloitte che ha il compito di realizzare uno studio di fattibilità partendo dalla riduzione del campionato da 20 a 18 squadre, e l'eventuale corollario di playoff e playout. In questi giorni l'azienda di consulenza ha incontrato anche le singole società per avere una visione completa della Serie A attuale, e nell'assemblea di oggi porterà un documento che sintetizza tutto.

BIG E PICCOLE - La speranza è di avere una posizione condivisa il più possibile, anche se sembra difficile che la Serie A riesca a uniformarsi e compattarsi su un argomento così delicato. Lo scenario potrebbe essere questo: le grandi, come la Juventus, favorevoli a una riduzioni di squadre per avere più entrate dai diritti tv e avere più spazio sul calendario in vista della riforma della Champions che dal 2024/25 aumenterà le partite; le piccole contrarie perché sarebbe più complicato rimanere nella massima serie. Per questo, le squadre coinvolte nella zona retrocessione potrebbe chiedere delle maggiori garanzie tra le quali anche quella del paracadute. 

LE TV - La Federazione spinge per la riduzione a 18 squadre, il piano è quello di arrivarci con una stagione d'anticipo rispetto al 2024/25 in modo da non permettere alle tv di opporsi. Potrebbero essere anche le televisioni a guadagnarci, con un campionato più equilibrato e divertente e l'aggiunta - eventualmente - di playoff e playout.