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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a La Gazzetta dello Sport commentando situazione del calcio italiano, a partire dai ricorsi della Juventus per Calciopoli: ​"Non sono stupito mi era stato preannunciato da Andrea Agnelli, con cui mi auguro si arrivi presto ad una stretta di mano che chiuda la vicenda, anche alla luce delle sentenze già emesse. Razzismo? È innanzitutto un problema culturale, su cui dobbiamo lavorare tutti insieme, associazioni sportive e istituzioni del Paese, sensibilizzando le famiglie e le scuole. La prevenzione è fondamentale, noi nel nostro piccolo ci stiamo avvicinando all’Europeo Under 21 con un ciclo di lezioni di educazione sportiva nelle classi. Sulla repressione del fenomeno, rispetto le idee del ministro Salvini, ma la Figc deve seguire le indicazioni di Fifa e Uefa. Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l’iter di sospensione delle gare previsto dall’articolo 62 delle Noif: contestualmente all’annuncio dello speaker, il gioco verrà temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendere o riprendere la gara".