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Il presidente della Figc Gabriele Gravina è stato intervistato da Tuttosport. Tra i tanti temi toccati, almeno due che riguardano da molto vicino la Juventus e due personalità bianconere come Agnelli e Chiellini:

PREMIER COME LA SUPERLEGA - "Il rischio di un predominio esiste, ma il paragone è fuorviante. Intanto il nuovo fair play Uefa dovrebbe riuscire a riequilibrare un poco il sistema. La Superlega, invece, lo avrebbe affossato perché avrebbe distrutto i campionati nazionali: impossibile che i club Superlega giocassero con i migliori in campionato e, dunque, non avrebbe avuto senso impegnare una Lega per una Primavera, con l’inevitabile sottrazione di risorse".

AGNELLI - "Se ci parlo? Ma certo! I rapporti con lui sono molto buoni. Di sicuro - sorride - non parliamo della Superlega, almeno non seriamente: non c’è margine. Ma io parlo con tutti i dirigenti anche perché la Federazione è casa loro. Se poi alcuni di loro coltivano rancori personali per questioni politiche, me ne farò una ragione. Se, per esempio, un presidente ritiene una questione personale la vicenda delle multiproprietà, non posso che penderne atto ma non derogo dal ruolo istituzionale. E lo stesso vale per chi è convinto che ogni decisione sia presa contro di lui: non posso mettere in mezzo le questioni personali".

CHIELLINI - "E appena sarà finita la partita contro l’Argentina - interrompe di getto - gli chiederò di venire a lavorare con me. Perché Giorgio è destinato a diventare uno dei dirigenti più illuminati del calcio italiano: è serio, preparato, conosce nei dettagli dinamiche umane ed economiche. Chi lo prende a lavorare con sè, realizza un grande affare e infatti lo prenderei subito".

GAMA - "Mi pare che lei abbia un percorso di crescita da completare: si sente giustamente ancora calciatrice. Deve ancora farci sognare con la maglia azzurra".