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"Ancora con questa storia? Due settimane e mezza dopo il clamoroso errore costato due punti alla Juventus, la Figc e gli arbitri si difendono con la stessa maldestra giustificazione diffusa dopo Juventus-Salernitana. E perpetrano l’errore, incuranti dell’evidenza, e pur di proteggersi lanciano accuse di strumentalizzazione, confondendola con il ragionamento". Apre così Tuttosport, che in prima pagina titola: "E ancora vogliono avere ragione!". E poi prosegue: "Era gol, basta scuse".

Le nuove giustificazioni di ieri di Gianluca Rocchi , il capo degli arbitri, tornano a scaldare gli animi, perché spostano il problema sulla misteriosa mancanza di immagini e fanno rimbalzare le responsabilità, senza evidenziare l’errore commesso dagli arbitri di quella partita, che è e resta grave proprio perché le immagini mancavano. "L’arbitro Marcenaro e l’assistente Trinchieri, ben posizionato sulla linea di Candreva, convalidano il gol. Il Var Banti - scrive Tuttosport - richiama l’attenzione del direttore di gara al video ipotizzando il fuorigioco attivo di Bonucci, Marcenaro - in una gazzarra senza senso che non riesce a gestire - rivede e annulla. Piccolo particolare: attivo o no, Bonucci NON era in offside perché tenuto in gioco da Candreva. Ma il Var non lo può vedere e traccia le linee del fuorigioco senza di lui, su un’inquadratura che la regia ha “stretto” escludendo una buona porzione di campo. E così si compie quello che la stampa straniera (che non ha interessi a strumentalizzare niente) ha definito «il più grande errore da quando esiste il Var»"

E a Rocchi, ieri, si è aggiunto anche Gravina: "Episodio strumentalizzato. Non meritava tutta questa enfasi. Qualcuno ha parlato di malafede, ma sia il Var che l’Avar non hanno potuto vedere quelle immagini". Altre scuse, a cui Tuttosport replica: "Il problema, però, è che proprio perché non c’erano le immagini che il Var non doveva intervenire! È vero: dal video non è possibile vedere la posizione di Candreva, che poi altre immagini hanno rivelato tenere in gioco Bonucci per almeno mezzo metro, ma come è possibile tracciare le linee del fuorigioco senza vedere sullo schermo una porzione di campo? Come si può escludere la presenza di un giocatore nell’angolo cieco delle telecamere? Oltretutto un giocatore che si è visto a due metri dalla linea di fondo nell’immagine dal basso. Come è possibile, insomma, perdersi Candreva e tirare comunque le linee del fuorigioco?". Ed è così anche dal punto di vista del protocollo Var, perché se non si ha la certezza che le immagini siano inconfutabili, allora si lascia la decisione agli arbitri in campo che, nella fattispecie, era corretta. "Non avere le immagini non giustifica, ma aggrava la posizione del Var che è stato superficiale a richiamare l’arbitro non avendo strumenti oggettivi da sottoporgli. E ancora parliamo di immagini mancanti? Ma dai!", chiosa il quotidiano.