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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a Radio Anch'Io Lo Sport, su Radio Rai: "Domani chiederemo alla Uefa un atto di responsabilità. Vogliamo un percorso che tuteli la salute. L'Europa è l'epicentro di questa pandemia, il rinvio degli Europei credo sia l'idea da seguire".

SULL'IPOTESI NOVEMBRE - "Non abbiamo ancora fatto ipotesi. Ho sentito parlare dell'ipotesi playoff anche per Champions ed Europa League. Al momento sono idee, domani ci confronteremo e verrà fuori la decisione più responsabile".

SUL CAMPIONATO - "Qualunque ipotesi, al momento, sarebbe infondata. Lavoriamo su auspici e speranza: ci auguriamo di finire il campionato entro giugno, ma ad ora è difficile programmare. Dopo questo tsunami ripartiremo con le nostre attività".

SULLA RIPARTENZA - "Le ordinanze fissano la data il 3 aprile, ma credo sia troppo presto per prevedere la ripartenza il 3 aprile. Ho iniziato a parlare di una possibile partenza ai primi di maggio, ma anche questa è una data teorica. Navighiamo a vista, ma non abbandoniamo la speranza di un orizzonte a cui puntare. Prima o poi dovremo ripartire". 

SUL DECRETO SALVA-ECONOMIA - "Abbiamo chiesto il rinvio degli adempimenti fiscali. Il mondo dello sport è importante per il paese. C'è molta sensibilità, ringrazio i Ministri Gualtieri e Spadafora che seguono le nostre criticità. Dobbiamo puntare alla tenuta dello sport italiano".  

SUL CAMPIONATO ANNULLATO - "Non escludo nulla. Tra le diverse ipotesi però ho già preannunciato la non assegnazione del titolo, l'assegnazione congelando le classifiche, un mini torneo con play-off e play-out. Se tutto questo dovesse portare con effetto trascinamento alla stagione 20-21, non escludo che il campionato possa concludersi in due stagioni diverse".

SULLA COPPA ITALIA - "Non ne stiamo più parlando, la affronteremo molto più in là".