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  • Gli uomini di Tudor per la Champions: i quattro punti fermi della Juventus nella corsa al quarto posto

    Gli uomini di Tudor per la Champions: i quattro punti fermi della Juventus nella corsa al quarto posto

    • Michael Di Chiaro
    Sarà una volata finale da brividi. Un mini campionato nel campionato, con quattro squadre raccolte in un punto e pronte a darsi battaglia per staccare il pass che mette in palio l'ultimo posto che assicura la partecipazione alla prossima Champions League. Juventus, Roma e Lazio ripartono tutte appaiate a quota 63 punti, con il Bologna che marca stretto a quota 62.

    E sabato, allo Stadio Olimpico, sarà proprio la volta di Lazio-Juventus, un autentico spareggio con vista sulla massima rassegna continentale. Posta in palio altissima, dunque, per la squadra di Igor Tudor, con il tecnico croato arrivato al punto decisivo della stagione con un solo imperativo a disposizione: difendere, con le unghie e con i denti, il quarto posto.

    Per farlo, l'allenatore croato punterà con vigore su coloro che, in questo scorcio di stagione nel quale è salito al timone bianconero, hanno rappresentato dei veri e propri punti fermi di questa sua esperienza alla guida dei bianconeri.


     


    Veiga baluardo



    Al netto dell'emergenza che ha falcidiato il reparto difensivo nel corso della stagione, ma anche alla luce di prestazioni convincenti, Renato Veiga è il calciatore che ha giocato di più con Tudor. Il difensore portoghese non ha saltato nemmeno un minuto delle ultime sei gare di campionato e nella difesa a tre impostata dall'allenatore bianconero rappresenta un vero e proprio baluardo. Veiga, arrivato a gennaio dal Chelsea in prestito secco, dovrebbe tornare ai Blues dopo la fine del campionato, ma la Juve è al lavoro per trattenerlo almeno fino alla fine del Mondiale per Club. O magari anche oltre.
     

    Locatelli e Thuram, certezze in mediana


    Tra i tratti distintivi della Juventus targata Igor Tudor c'è ovviamente l'inossidabile duo di centrocampo composto da Manuel Locatelli e Khéphren Thuram. Il francese, dopo la gestione Motta, è diventato un autentico punto fermo al pari del compagno di reparto. I due, infatti, garantiscono solidità ed equilibrio al reparto e nell'idea di calcio di Tudor, la Juve non può prescindere da questi due preziosi elementi. In particolare, la crescita dell'ex Nizza nelle ultime uscite è stata a dir poco esponenziale e questo può rappresentare un fattore in questo sprint finale di stagione.
     

    Il jolly Nico Gonzalez


    Chi ha trovato nuova linfa sotto la gestione di Igor Tudor è ovviamente Nico Gonzalez. L'esterno offensivo argentino, arrivato in estate dalla Fiorentina, ha alzato il livello delle proprie prestazioni nel corso degli ultimi mesi, sfoggiando anche una solida duttilità dal punto di vista tattico. L'ex Fiorentina ha ritrovato convinzione e fiducia nei propri mezzi e, infatti, un posto per lui all'interno dell'undici di Tudor c'è sempre, da esterno o da trequartista. Un jolly prezioso nella corsa al quarto posto.

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