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La Juventus ha chiuso una finestra di mercato estiva da record. Nessuno ha speso più dei 244.5 milioni di euro utilizzati per rinforzare la squadra di Massimiliano Allegri e per renderla a tutti gli effetti tra le favorite per la Champions League, che per i bianconeri inizia domani a Valencia. L'acquisto di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid, in particolare, è un colpo straordinario per la Vecchia Signora. Che, però, proprio a causa dello sforzo economico profuso per il fenomeno portoghese, rischia di finire sotto la lente della Uefa per le norme riguardanti il Fair Play Finanziario.

IL PROBLEMA - Tra il 1 luglio e il 17 agosto scorsi, la Juventus ha superato ampiamente i 100 milioni di euro di saldo negativo, tra acquisti e cessioni. Come detto, 244.5 i milioni spesi, escludendo per altro le laute commissioni negli affari per Emre Can e Ronaldo, soltanto 99.5 quelli guadagnati, per un saldo in rosso di 164.9 milioni. Per la prima volta, a partire da questa stagione, la Uefa ha fissato un tetto di 100 milioni di saldo negativo da rispettare per le operazioni di mercato e, secondo come conferma Il Sole 24 Ore, la norma non è stata rispettata dalla Juventus. La nuova regola si calcola su un'intera stagione, ma è difficile che il club possa rientrare sotto il tetto dei 100 milioni con cessioni eccellenti nel corso del mercato di riparazione. 

I PERICOLI - Questo nuovo criterio è stato inserito dalla Uefa per chiedere informazioni ai club che si trovano in questa particolare situazione, così da intervenire in maniera tempestiva e sistemare eventuali squilibri nei bilanci delle squadre al vertice in Europa. Come accaduto al Paris Saint-Germain nell'estate del 2017 quando, con gli acquisti di Neymar dal Barcellona e Kylian Mbappé dal Monaco, furono circa 400 i milioni di euro spesi, cui aggiungere gli ingaggi. L'Uefa vuole evitare simili situazioni e ha fissato un'asticella oltre la quale può scattare una verifica preventiva dei conti del club, in anticipo rispetto alla chiusura del prossimo bilancio, fissata per il 30 giugno del 2019. Prima di prendere provvidementi, comunque, bisogna attestare effettive mancanze nel rispetto del Fair Play Finanziario, ma la Juventus appare tranquilla a riguardo.

LA SOLUZIONE - Per il club bianconero, infatti, il debito è assolutamente sostenibile. Le azioni della società in Borsa hanno raggiunto livelli storici e continuano a salire: ad oggi la Juventus vale 1 miliardo e 583 milioni di euro e le azioni sono salite di ben 2.35 volte dalle prime voci riguardanti l'arrivo di Ronaldo, lo scorso 2 luglio. Il recente rialzo del 3.9% ha portato le azioni a 1,571 euro e il valore complessivo della società è aumentato di 912 milioni di euro. Un boom clamoroso, che nasconde almeno in parte i quasi 310 milioni di euro di debiti finanziari netti, saliti del 90.7% in appena un anno. Il bilancio, in rosso di 19.2 milioni di euro dopo tre anni consecutivi di ampio utile, non spaventa i bianconeri, sempre più convinti della bontà dell'acquisto di Ronaldo, dentro e fuori dal campo. Per ora, dunque, il Fair Play Finanziario non è un problema.

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