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Il portiere dell'Italia femminile e della Juventus Laura Giuliani ha parlato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: "Il calcio era una passione che mi chiamava fin da bambina e che quando è diventata più forte non ho potuto più ignorare. Devo molto ai maschi della mia vita. Nel primo ricordo che ho di quando gioco a calcio siamo io e mio padre e lui mi dice: 'Adesso dobbiamo comprare un paio di guanti, altrimenti come fai a fare il portiere'. Ancora oggi gioco sempre per mio nonno, che non c'è più.

DAL PANIFICIO ALLA NAZIONALE - In Germania ha fatto la panettiera, la barista e la cameriera: "Quando mi hanno detto che ero stata convocata non ci credevo. A Cipro contro l’Inghilterra è stata una delle migliori partite che abbia mai fatto. Non era scontato perché l’1 dietro la schiena non è solo il numero del portiere. Ti dà una responsabilità enorme, è quello di chi per primo scende in campo e che da dietro ha la visione a 360° sulla squadra e sulla partita".