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Cristiana Girelli, un vero numero 10. Forte, con qualità e personalità, tanta da guidare l'Italia con una tripletta nel secondo impegno del Mondiale femminile. Una gioia, commentata così: "Il rigore? Sono stata molto fortunata, ma era comunque difficile rimanere lucida e concentrata per calciare subito dopo. Ma con una squadra dietro così è tutto più facile. Il secondo tiro è stato un gioco di sguardi con il portiere, dopo il gol mi sono trovata dieci pesi sulle spalle… Giocare un Mondiale è un sogno, fare tre gol una cosa incredibile. I tre gol mi rendono felice, è veramente bello stare insieme quando arrivano queste vittorie. Ti danno l'idea di essere una grande famiglia e anche i riconoscimenti, come quello ricevuto qui dalla Fifa come migliore giocatrice, arrivano non a caso. Sono tutti condivisi con la squadra: siamo insieme da quasi due mesi, altri magari si prendono a pugni, noi ci divertiamo. Tutto è condiviso".

A lei si aggiunge l'altra juventina Aurora Galli: "Bertolini mi dice di tirare più da fuori: l'ho messo in pratica... Scendiamo in campo per fare vedere che il calcio è calcio, il nostro può essere bello come quello maschile. Fa emozionare. Vogliamo farci sentire: siamo state troppo in silenzio in questo anni e vogliamo urlare".