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Michela Giordano, terzino classe 2002 attualmente in prestito alla Sampdoria Women ma di proprietà delle Juventus Women. Sicuramente la sua migliore stagione in Serie A dopo aver fatto la vice Lisa Boattin la scorsa stagione alla Juventus, giocatrice a cui ha più volte dichiarato di ispirarsi. Un grande cammino fin qui quello delle blucerchiate che nella giornata di domenica vincendo contro il Napoli Femminile hanno conquistato il loro primo obiettivo: la salvezza. Michela si è raccontata ai nostri microfoni, queste le sue parole: 

Michela, possiamo definire questa come la tua prima stagione in Serie A da protagonista, hai incontrato delle difficoltà? 
"Questa è la mia prima stagione da protagonista in Serie A, qui alla Samp grazie alle mie compagne e a tutto lo staff mi sono trovata subito a mio agio, riuscendo a gestire l’emozione che ho provato, e che provo ancora oggi, a giocare in questo campionato".

Al tuo esordio in Serie A con la Juventus sei subentrata a Lisa Boattin, giocatrice a cui hai dichiarato di ispirarti, che emozione è stata? 
"Sicuramente durante l’esordio con la Juve ho provato un’emozione indescrivibile, che mai scorderò. Nel momento in cui sono entrata, l’abbraccio di Boa mi ha dato forza e tranquillità".

Hai potuto imparare qualcosa in particolare da Lisa Boattin che stai applicando in questa stagione? 
"Da Lisa sicuramente ho potuto osservare l’impegno e la dedizione che impiega ad ogni allenamento, ma anche il non mollare mai e crederci fino alla fine".

Eri molto giovane quando hai condiviso lo spogliatoio con delle giocatrici molto affermate in Italia, qualcuna ti ha aiutata particolarmente?
"Devo dire che all’interno dello spogliatoio ogni giocatrice mi è stata accanto quando stavo vivendo il momento più brutto della mia vita, facendomi sorridere e sentire a casa in ogni istante. Anche se ero appena arrivata in prima squadra".

Finora c’è stata una giocatrice avversaria incontrata particolarmente ostica? Quale? 
"Sicuramente in questo campionato ogni giocatrice è difficile da affrontare, il livello si è alzato molto e in ogni partita si affrontano avversarie fortissime. Credo che Sofia Cantore in questa stagione sia quella che mi è sembrata particolarmente ostica, le auguro di tornare ancora più forte di prima dopo questo infortunio, perché il calcio italiano ha bisogno delle sue doti".

Ti senti cresciuta in questa stagione? Sotto quali aspetti? 
"Sì, in questa stagione con la Sampdoria mi sento cresciuta molto, soprattutto nella gestione dell’ansia prima della partita. Per questo, devo ringraziare le mie compagne di squadra, ci sono sempre per me. Dal punto di vista tecnico, ogni giorno riesco a imparare qualcosa di nuovo, ad ogni allenamento, con l’allegria che ci contraddistingue e la voglia di seguire tutte insieme i nostri obiettivi".

Michela fuori dal campo che ragazza è? Hobby, passioni particolari…
"Sono una ragazza molto attiva, mi piace stare con gli amici e con la mia famiglia. Amo la montagna, mi piace fare camminate ed ammirare i paesaggi: mi fa sentire libera".

Hai dei riti scaramantici prima della partita? Ci riveli quali sono?
"Si, ho dei riti scaramantici… che proprio per scaramanzia non posso dire!"

Da bambina hai mai incontrato difficoltà in quanto femmina e calciatrice? 
"Fortunatamente, non ho mai incontrato difficoltà. In totale serenità ho sempre potuto fare ciò che amo, ovvero giocare a calcio. I miei amici, e soprattutto la mia famiglia, mi hanno sempre sostenuta. Non smetterò mai di ringraziarli per ciò che oggi sto vivendo".

Futuro, sogni di fare ritorno alla Juventus? Ti piacerebbe fare un’esperienza all’estero?
"In futuro chi lo sa. Ora sono focalizzata a fare bene con la bellissima maglia della Sampdoria, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo poste ad inizio anno tutte insieme".

Una Samp che al suo primo anno è al sesto posto in classifica, dove può arrivare? 
"Possiamo arrivare lontano. Siamo come una grande famiglia, ognuna di noi ha piena fiducia nell’altra: questo è un aspetto che secondo me permette l’arrivo di buoni risultati".

Siete riuscite a mettere in difficoltà parecchie squadre, avete un segreto? 
"Siamo riuscite a mettere in difficoltà diverse squadre grazie alla nostra compattezza e soprattutto grazie al lavoro di mister Cincotta, che ci ogni giorno ci da suggerimenti e consigli preziosi".

Il vostro capitano è Stefania Tarenzi, che importanza ha avere una giocatrice come lei in spogliatoio?
"Credo che Stefania Tarenzi sia una delle armi in più di questa squadra: è sempre pronta a dare consigli a tutte noi, e quando scende in campo è un modello da imitare. Nonostante nella sua carriera abbia già raggiunto grandi traguardi, ha ancora un’incredibile voglia di togliersi sempre nuove soddisfazioni e raggiungere nuovi obiettivi: per noi è di grande ispirazione, dentro e fuori dal campo".

Si ringraziano Michela Giordano e Sara Ganapini dell'ufficio stampa Sampdoria Women.