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Inter infuriata e pronta a battagliare. Il caso Achraf Hakimi è un giallo che l’Inter ha fretta di chiarire e risolvere. Come scrive la Gazzetta dello Sport, il club nerazzurro è infuriato con l’Uefa, che giovedì ha accertato la positività del calciatore, salvo poi essere smentita dal tampone svolto dall’Inter. Solo tra qualche ora si saprà l'esito definitivo sulla salute del ragazzo, con un nuovo tampone che ne decreterà positività o negatività e possibilità di aggregarsi al gruppo. Intanto, però, l’Inter percepisce come un’ingiustizia il non aver potuto schierare in Champions un calciatore fondamentale per Conte e, se anche il tampone di domani dovesse essere negativo, i nerazzurri valuteranno a come tutelare i propri interessi e non è esclusa una causa. L’Inter ravvisa una situazione anomala nella giornata di mercoledì, quando la UEFA ha comunicato il verdetto dei laboratori effettuati: tutti negativi, compreso Hakimi. Fino alle 16.10, quando una comunicazione ha spiazzato tutti: Hakimi è leggermente positivo. L'Inter disdegna il ritardo comunicativo e la gestione della vicenda da parte della Uefa.