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Dedicato a tutti quelli per i quali non va mai bene niente. Non sono pochi, purtroppo. E a loro deve essere rammentato il sacro imperativo di attivare il cervello prima di accendere il computer per mettersi a  scrivere e a sentenziare. Nel rispetto della verità, non quella assoluta che appartiene ad un altro mondo, ma nel nome del buon senso il quale dovrebbe rappresentare un pilastro per il vivere e convivere.

La recentissima partecipazione di Georgina Rodriguez al settantesimo Festival della canzone italiana di Sanremo ha provocato tutta una serie di reazioni e di commenti assortiti prima, durante e dopo. Fingendo di vivere su di un altro pianeta e di non conoscere i meccanismi, anche economici, che regolano la macchina dello show business i soliti perbenisti (ma di che, poi?) hanno marchiato come scandaloso l’ingaggio di 140 mila euro che la Rai aveva pattuito con la compagna di Cristiano Ronaldo dimenticando che nel “pacchetto” complessivo ci stava anche e soprattutto la presenza del campione nella sala dell’Ariston. Evento che alla televisione di Stato ha permesso di incassare proventi pubblicitari di notevole consistenza. Il più classico dei “do ut des”, insomma.

Due giorni dopo la performance della bella ma anche brava modella ispano-argentina ( di grande intensità anche artistica il tango nel quale si esibita ), si viene a conoscenza che Georgina, d’intesa con Cristiano, aveva preventivamente siglato un impegno con il Regina Margherita di Torino e in particolare con i responsabili del reparto infantile di oncologia nel quale si stabiliva che l’intera somma del cachet sarebbe stato destinano all’ospedale della città dove i signori Ronaldo attualmente risiedono. Ebbene, più o meno le stesse persone le quali avevano censurato l’operazione sanremese di Georgina non hanno trovato di meglio se non aggiungere altro falso moralismo a quello già esternato in precedenza. “Troppo facile per due personaggi straricchi come loro rinunciare a 140 mila euro”: così è stata manifestata l’ennesima sciocchezza.

Intanto non è sempre vero che alla ricchezza patrimoniale si accoppia anche quella del sentimento e del cuore. Anzi, spesso le due situazioni non sono coincidenti. A seguire, va detto che la notizia della donazione è stata frutto di una “soffiata” all’interno dell’ospedale e non di Georgina la quale avrebbe volentieri mantenuto il silenzio e, quindi, segreto il gesto benefico. Infine occorre sottolineare lo “spessore” umano del due protagonisti in questione. Georgina e Cristiano i quali, al top della celebrità e della conseguente ricchezza, non hanno mai scordato le loro origini molto umili al limite dell’indigenza e neppure la perdita dovuta subire da ragazzini di uno dei due genitori. Così appena possono vanno dove li porta il cuore. Non solo, da buoni papà e mamma indicano ai loro figli la strada che dovranno percorrere per potersi definire donne e uomini veri.