"Si complimentò con noi, voleva finanziarci, ma noi rifiutammo, gli dicemmo che volevamo solo che il Napoli tornasse a vincere" afferma Di Tommaso, parlando di un incontro con De Laurentiis che ancora cerca conferma. Presunto o meno, se corredato con l'episodio che ha riguardato Ezequiel Lavezzi ("Ebbi una lite con Lavezzi e il portiere Navarro, perché da vero tifoso ultrà non vedevo di buon grado il fatto che frequentavano una discoteca dove girava della droga"), il racconto di 'a Carogna narra una storia nota ai tanti, ma che sembra interessare solo la Juventus. I rapporti tra le società ed il tifo organizzato sono un problema che riguarda tutti e che, per una volta, dovrebbe far riporre ogni campanilismo in nome di una legalità da ritrovare.
Insomma, lasciando alla giustizia il tempo di determinare il vero e scacciare il falso dalle dichiarazioni di un vero e proprio pentito, com'è Di Tommaso, non si può comunque ammazzare l'attesa con il silenzio. Anzi, invece di incrociare le dita e sperare che Report faccia un'altra inchiesta sulla curva bianconera, bisognerebbe capire che il fenomeno è ben più esteso di quanto l'odio per la Juventus possa essere.