LAVEZZI - "Ebbi una lite con Lavezzi e il portiere Navarro, perché da vero tifoso ultrà non vedevo di buon grado il fatto che frequentavano una discoteca dove girava della droga. Per questo litigio ricevetti la chiamata da Antonio Lo Russo di Miano, che era come un fratello per Lavezzi. Il Lo Russo mi minacciò fuori da un locale, sulla via principale di Miano, dicendomi di lasciar perdere Lavezzi, il quale ci faceva divertire giocando a calcio. Io, pur con la consapevolezza di sapere chi fosse il Lo Russo, gli risposi che ragionavo diversamente da lui, perché ero un tifoso. E fu ancora il Lo Russo a costringerci di esporre al San Paolo, nelle due curve, lo striscione il Pocho non si tocca".
DE LAURENTIIS - "Si complimentò con noi, voleva finanziarci, ma noi rifiutammo, gli dicemmo che volevamo solo che il Napoli tornasse a vincere".