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Bocciatura totale della Gazzetta dello Sport per Timothy Weah, arrivato in estate alla Juventus: "Grande cognome, grandi attese. Timothy Weah, figlio di George, ex centravanti del Milan e Pallone d’Oro 1995, presidente della Liberia nella sua seconda vita, è arrivato alla Juve con l’aura e l’aureola di ala dinamica e lesta. Le prime apparizioni dell’americano non sono state malvagie. Poi lo scivolamento nella mediocrità. In 26 presenze ha segnato un gol – in Coppa Italia contro la Salernitana – e ha servito appena un assist, cosa grave per un esterno offensivo a cui si chiedono cross per i centravanti. Un infortunio muscolare può essere una flebile scusante. Troppo cognome per Timothy".