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"La netta impressione è che la corsa scudetto della Juventus finisca qui", così la Gazzetta dello Sport con poche parole fa il punto della situazione dopo la sconfitta contro l'Udinese che porta la squadra di Massimiliano Allegri a -7 dall'Inter ma con la possibilità di finire a -10 se i nerazzurri vinceranno il match da recuperare contro l'Atalanta. La Juve gioca troppo male per ambire al titolo, ha accarezzato l'idea perché l'aritmetica glielo permetteva, si legge. 

E nella serata da incubo della Juve, ci finisce ovviamente anche l'allenatore. "Fino a qui, Allegri, aveva mascherato il deficit "giochista" con il "risultatismo" grazie alle vittorie tirate via con la resistenza e l'utilitarismo. Le assenze di Vlahovic e Danilo non valgono come attenuanti; la Juve affrontava la terz'ultima in classifica. Se l'obiettivo era (è) il ritorno in Champions League, nessun problema, i piani verranno rispettati", scrive il quotidiano. 

Sul futuro del tecnico livornese, si legge: "Se qualcuno presumeva che Allegri potessi riaprire un ciclo, la batosta di ieri ha dimostrato quanto fosse illusorio il pensiero. Forse ha ragione lui, Allegri, a seminare dubbi sul suo futuro. Forse è il momento che la Juve si immagini qualcosa di diverso. Non poteva trovare giornata e modo peggiore per raggiungere Marcello Lippi alla quota di 405 pancine nella Juve. Chi di corto muso ferisce...'