LEONARDO - "Subito dopo abbiamo preso Leonardo, che ringrazierò sempre per il grande lavoro svolto in quelle settimane per risollevare il club. Leo ha deciso di lasciare e vivere nuove sfide Nessun conflitto, ma il massimo riconoscimento per lui e il suo grande sforzo".
GATTUSO - "Non ho parole per descriverlo, è un uomo straordinario che ha portato la piena responsabilità della stagione sulle sue spalle. Forse anche troppo. Ha fatto un'analisi e una scelta di grande onestà: non ce la faceva a portare ancora questo peso, ma Rino rimarrà un amico del club per sempre. Non lo conoscevo prima, ho un enorme rispetto per lui".
ELLIOTT - "La visione della proprietà è chiara: togliere dal Milan le zavorre finanziarie e rimetterlo nella giusta direzione, facendolo crescere e rendendolo un club moderno. Elliott non ha mai posto un termine temporale, non abbiamo una dead line e non faccio promesse di accorciare i tempi. Chi cerca un demiurgo che schioccando le dita e aprendo i rubinetti economici, risolva tutto, non lo troverà qui. Di illusioni e bugie ce ne sono già state abbastanza. La storia delle belle promesse non mantenute è finita. Siamo al Milan per assicuragli un futuro nei vertici mondiali, con un percorso serio, realistico. Non significa non sognare, significa lavorare duramente per rendere i sogni realtà.
Tre sono i punti fondamentali:
1) riorganizzazione economica, con la capacità di generare profitti e reinvestirli;
2) aumentare la qualità della squadra, riportandola al top del calcio italiano ed europeo;
3) Trovare le giuste soluzioni per lo stadio. Che sia San Siro o un nuovo impianto, dovrà essere invidiato nel mondo.
Credo ciecamente in questo progetto, abbiamo una lunga e stimolante partita da giocare e sono sicuro che la vinceremo".